Human Versus Machine (HVM) ha comprato il 49% di CharityStars, piattaforma internazionale di riferimento per il mondo del terzo settore specializzata in aste di beneficenza online e nell’organizzazione di eventi di fundraising (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata nel giugno 2013 da Francesco Nazari Fusetti (amministratore delegato), Manuela Ravalli e Domenico Gravagno, CharityStars è oggi un market place della beneficenza con un giro di affari di 5 milioni di euro nel 2018 e che dall’inizio dell’attività ha aiutato a raccogliere oltre 17 milioni di euro.
Proprio Gravagno è alla guida della neonata HVM, a cui sono state apportate le partecipazioni in Pane&Design, bc1, IDA, società che si occupano rispettivamente di tech consulting, sviluppo di prodotti tecnologici basati su blockchain e influencer marketing. I confini delle aree coperte si allargano inoltre alle vendite online e ai servizi fieristici e congressuali con le aziende partecipate Il Caffè Italiano, Hostess.it e Nextwin.
HVM punta a diventare protagonista dell’Internet economy, sviluppando e acquisendo aziende dal grande potenziale tecnologico e innovativo, dotate tutte quante di una propria identità e di un posizionamento definito sul mercato, ma accomunate dalla medesima mission. “Con la nascita della Holding intendiamo dotarci di una struttura solida in grado di fornire supporto e valore a tutte le aziende del gruppo. Contiamo di raggiungere (entro i prossimi 3 anni) un fatturato complessivo di 30 milioni di euro grazie al lancio di nuove iniziative imprenditoriali che stiamo già progettando e ad altre operazioni di m&a di realtà tecnologiche con alto potenziale ma prive risorse per esprimerlo”, ha commentato Gravagno.
Tornando a CharityStars, la startup milanese, che mette all’asta oggetti, esperienze e incontri esclusivi con personaggi famosi con celebrities e aziende a sostegno del settore non profit, aveva ottenuto un primo round di investimento da 710 mila euro nel luglio 2015 da sei investitori privati (tra i quali l’ex vice presidente dell’Inter Angelomario Moratti e Gilda Moratti) e aveva ottenuto un finanziamento di 290 mila euro da parte di Unicredit, per un totale di un milione di euro di nuova finanza (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nel luglio 2016, la startup aveva incassato un nuovo round di investimento da 2 milioni di euro da 360 Capital Partners, a cui si sono affiancati FocusFuturo, il giocatore della Roma Stephan El Sharaawy, il noto business angel Fabio Cannavale (fondatore di Lastminute.com) e Rancilio Cube (si veda altro articolo di BeBeez).
Infine, nel gennaio 2018, Charity Stars aveva raccolto 16 milioni di dollari in AidCoin con una ICO. L’idea era quella di applicare i vantaggi delle criptovalute e soprattutto della tecnologia blockchain per fini che ben si adattano alle esigenze di chi fa donazione benefiche, ovvero trasparenza e tracciabilità. AidCoin permetterà infatti chiunque di seguire il flusso delle proprie donazioni all’interno della piattaforma creata ad hoc, battezzata AidChain, che è in grado di interagire prossimamente anche con i dati delle onlus, rendendo così possibile conoscere anche la donazione più piccola (si veda altro articolo di BeBeez).