Foodu, startup food-tech pugliese che aiuta le aziende agroalimentari a lanciare prodotti vincenti, ha raccolto un milione di euro circa da Cdp Venture Capital sgr e Smart&Start-Invitalia.
In particolare, il Fondo Rilancio Startup di Cdp Venture Capital ha sottoscritto 300 mila euro, 200 mila sono stati sottoscritti dal buiness angel Carmelo mallia e i rimanenti 500 mila sono stati erogati a titolo di contributo a fondo perduto da Smart&Smart (si veda qui il comunicato stampa).
Nel 2021, la startup food-tech aveva già raccolto circa 270 mila euro di capitali sulla base di una valutazione pre-money di 1,8 milioni, in una campagna di equity crowdfunding conclusa sulla piattaforma mamacrowd nell’ottobre 2021, che aveva visto protagonisti anche i consumatori della community (si veda qui CrowdfundingBuzz).
Grazie ai finanziamenti complessivamente raccolti, la startup food-tech ha completamente digitalizzato il processo di testing attraverso il suo modello b2c2b partecipativo, che si svolge da remoto nelle case dei consumatori e comprende diverse tipologie di test, accorciando notevolmente i tempi per le ricerche e i costi per le imprese
Foodu è stata fondata a giugno 2020 da Antonella Fasano e Paolo Pannarale. Si tratta di una triboo attraverso la quale i suoi membri valutano prima con attenzione i prodotti, e soltanto dopo scelgono quali mettere in vendita. Una comunità di persone accomunate dall’obiettivo di rendere più consapevoli, più etiche e più sane le abitudini alimentari delle famiglie, rivolgendosi a chi non si accontenta della “prima cosa che trova” e allo stesso tempo cerca un luogo dove poter acquistare con fiducia.
“Nel mondo aziendale è fondamentale testare un prodotto sotto vari aspetti prima di lanciarlo sul mercato”, ha spiegato Fasano, che ha aggiunto: “Di solito però ci si concentra molto sulla realizzazione, e l’attività di testing viene relegata alle fiere. Ma qualche banchetto d’assaggio in un padiglione non è sufficiente per valutare una nuova referenza. Così spesso si fanno grandi investimenti che si traducono in lanci flop con perdita di denaro, di tempo e di fiducia dei consumatori. Noi offriamo la possibilità ai nostri partner di testare le loro referenze (nuove o già esistenti) in maniera digitale e veloce per poi decidere di immetterle nel mercato e magari proprio nel nostro circuito”.
Quanto a CDP Venture Capital sgr, ieri ha annunciato altre due operazioni in cui è stata coinvolta attraverso RobotIT, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico per la robotica e l’automazione industriale, nato per iniziativa appunto del fondo Technology Transfer gestito da CDP Venture. Si tratta del round da 2,5 milioni di Wearable Robotics, scaleup leader a livello internazionale nel settore degli esoscheletri e della robotica indossabile, accanto al fondo Progress Tech Transfer e a LIFTT (si veda altro articolo di BeBeez); e di quello da 725 mila euro di Pipein, startup che sviluppa soluzioni innovative per la manutenzione predittiva delle condotte, accanto a LVenture Group, Pariter Robotics e ZERO, l’acceleratore di startup cleantech, parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP (si veda altro articolo di BeBeez).