Atlantia ha partecipato con un investimento di 15 milioni di euro al round Serie D da 200 milioni di euro di Volocopter, scaleup tedesca produttrice di velivoli electric vertical takeoff and landing (eVTOL), pioniere della mobilità aerea urbana (urban air mobility o UAM), che punta a portare a breve il suo VoloCity, l’aereo taxi a batteria per le città, alla certificazione al lancio delle sue prime rotte commerciali (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta, su scala inferiore, di un’operazione simile a quella annunciata lo scorso febbraio da Exor, la holding delle famiglie Agnelli ed Elkann, e Stellantis (neonata casa automobilistica risultato della fusione tra Fca e Psa), che si sono impegnate a investire in Archer Aviation, startup californiana anch’essa produttrice di velivoli eVTOL, che sta sviluppando mini-elicotteri elettrici per il trasporto di persone e che si quoterà al NYSE con una valutazione (equity value) di circa 3,8 miliardi di dollari, a valle della business combination con la Spac Atlas Crest Investment Corp. (si veda altro articolo di BeBeez). In quel caso la startup raccoglierà 500 milioni di dollari dalla Spac e altri 600 milioni da alcuni investitori strategici fra cui appunto Exor Seeds (il braccio di venture capital di Exor) e Stellantis, mentre gli altri sono Baron Capital Group, Federated Hermes Kaufmann Funds, il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, Putnam Investments, Access Industries (conglomerato a cui fanno capo Dazn e Warner Music) e United Arlines, compagnia aerea che ha anche stretto un contratto di fornitura da un miliardo di dollari con Archer.
Tornando a Volocopter, al round hanno partecipato BlackRock, Avala Capital, il colosso della mobilità tecnologica Continental AG, il venture capital specializzato in tecnologia Jericho Capital, il corporate venture capital del provider globale di soluzioni tecnologiche e IT NTT, la società di leasing giapponese Tokyo Century, una serie di family office e altri investitori. Al round hanno partecipato anche tutti gli investitori esistenti, tra cui Zhejiang Geely Holding Group (la casa automobilistica giapponese che possiede Volvo), Daimler, DB Schenker, Intel Capital, btov Partners, Team Europe e Klocke Holding. Il round precedente si era aperto nel 2019 con una raccolta iniziale di 50 milioni di euro si era poi chiuso a quota 87 milioni ed era stato guidato da una serie di case automobilistiche, con Geely in prima linea. In totale a oggi la scaleup fondata nel 2011 da Stephan Wolf e Alexander Zosel ha incassato così dagli investitori 322 milioni di euro e oggi la stima di PitchBook è che valga attorno ai 624 milioni di dollari (515 milioni di euro).
Volocopter è la prima e unica azienda elettrica di decollo e atterraggio verticale che ha ottenuto il Design Organisation Approval (DOA) da parte della European Union Aviation Safety Agency (EASA) e prevede che le sue prime rotte commerciali di taxi aereo saranno aperte entro due anni. La società sta sviluppando un intero ecosistema dedicato alla mobilità, che include velivoli multiuso (VoloCity e VoloDrone) e infrastrutture fisiche e digitali (VoloPort e VoloIQ). Negli ultimi anni Volocopter ha effettuato diversi voli importanti a Helsinki, Stoccarda, Dubai e sulla Marina Bay di Singapore. Mentre le prime rotte devono ancora essere annunciate, la compagnia si è impegnata a stabilire servizi di taxi aereo a Singapore e Parigi, con l’intenzione di espandere molte altre rotte negli Stati Uniti, in Asia e in Europa.
Florian Reuter, ceo di Volocopter, ha commentato: “Volocopter è all’avanguardia nel settore UAM e abbiamo i risultati per dimostrarlo. Nessun’altra compagnia di aerotaxi elettrico ha effettuato pubblicamente tanti voli nelle città di tutto il mondo, con piena approvazione normativa, come ha fatto Volocopter. Il nostro VoloCity è la quinta generazione di aeromobili Volocopter e potrà essere il primo taxi aereo elettrico certificato per le città. Volocopter ha già le ampie partnership necessarie per creare l’ecosistema UAM per lanciare sia la nostra azienda sia l’industria in operazioni commerciali. Siamo chiamati i pionieri di UAM per un motivo e intendiamo mantenere quel titolo “.
Rene Griemens, cfo di Volocopter, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di accogliere gli investitori che condividono la nostra convinzione che una tecnologia innovativa come il nostro Volocopter è uno dei fattori chiave per un futuro sostenibile. La nostra struttura azionaria rimane ben bilanciata con un sano mix di partner strategici e finanziari sparsi a livello globale come le nostre ambizioni di business”.