
La spagnola Colvin, negozio online di fiori sul quale hanno scommesso in passato a più riprese anche i fondi di P101 sgr, Milano Investment Partners sgr e il corporate venture capital di Mediaset, ha chiuso un nuovo round da 45 milioni di euro si veda qui il comunicato stampa).
Lo hanno sottoscritto Capagro, venture capital francese che investe nei settori AgTech (agricultural technology) e FoodTech, e Eurazeo, gruppo francese di private equity e venture capital che ha già investito in altri marketplace leader in Europa come Farfetch, Glovo o ManoMano, e che in Italia era stato azionista, fra gli altri, di Moncler, sino al completo disinvestimento nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Si è trattato del quinto round per Colvin, che ha raccolto così circa 70 milioni. Il round appena concluso segue quello di serie B da 14 milioni del giugno 2020, guidato da Milano Investment Partners sgr (MIP), società di gestione venture growth specializzata nei settori lifestyle e tech di cui è azionista anche Angelo Moratti; dal venture capital P101 sgr, attraverso il suo secondo veicolo P102 e il fondo ITA500 (gestito da Azimut Libera Impresa sgr e che coinveste con P102); e dal fondo spagnolo Samaipata (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Colvin aveva incassato un round di serie A da 8 milioni di euro chiuso nell’aprile 2019, cui avevano aderito per 2 milioni complessivi MIP e AD4Ventures, il corporate venture capital di Mediaset, che ha garantito copertura mediatica in cambio di quote della startup (si veda altro articolo di BeBeez) e che includeva 6 milioni raccolti in una prima fase dello stesso round nell’ottobre 2018 dal fondo P102 (si veda altro articolo di BeBeez). In altri due round precedenti, Colvin aveva raccolto finanziamenti per un totale di 3 milioni di euro, di cui 2 milioni a dicembre 2017, raccolti dal fondo di venture spagnolo Samaipata Ventures e da Mediaset Spagna.
Colvin è stata fondata nel novembre 2016 da Sergi Bastardas, Andrés Cester e Marc Olmedillo, tre ex studenti dell’Esade di Barcellona, una delle principali business schoiol spagnole, dopo la loro esperienza in multinazionali come Amazon, Citigroup e Gsk. E’ la prima azienda verticale ad aver scelto di innovare la vendita di fiori e piante in Europa, scommettendo su un modello di business rivoluzionario basato sulla disintermediazione del prodotto e accorciamento della filiera. Oggi è presente in Italia, primo mercato estero in cui la startup spagnola è entrata nell’aprile del 2018, Spagna, Portogallo, e Germania. Ha centri operativi a Barcellona, in Toscana e a Krefeld e conta un team di oltre 200 persone. Grazie alla sua filiera “dal campo al vaso”, la startup punta solo sui coltivatori europei e italiani e consegna i fiori al cliente finale entro 24 ore dalla raccolta, con prezzi fino al 50% più vantaggiosi rispetto agli standard di mercato.
Nel 2020 la domanda di fiori e piante in Colvin è raddoppiata rispetto al precedente, in parte grazie allo sprint del settore e-commerce, in parte poiché unico modo per mantenere una relazione con le persone care. Nel corso dell’anno Colvin ha inviato più di 10 milioni di fiori, ha duplicato le dimensioni del team raggiungendo le 200 persone, e ampliato la collezione estendendo l’offerta all’universo delle piante sotto il marchio Colvin Jungle. L’azienda ha chiuso il 2020 con una crescita del 200% rispetto al 2019, e prevede di terminare l’anno in corso raddoppiando il fatturato dello scorso anno.
Con questa nuova iniezione di capitale Colvin investirà nello sviluppo di tecnologia e sistemi propri, per continuare a connettersi direttamente con i produttori di fiori e piante, estenderá l’attività a nuovi mercati in Europa, come la Francia, e amplierà il team incorporando oltre 100 persone nei prossimi mesi, rafforzando in particolare le aree di tecnologia, marketing e operation.
Ha dichiarato Bastardas: “Il 2020 è stato un anno di crescita esponenziale, un punto di svolta che segnerà il nostro tasso di crescita per i prossimi anni. Questo nuovo round di finanziamenti ci consentirà di accelerare lo sviluppo dei progetti tecnologici e logistici che abbiamo già in corso per la categoria B2B, oltre a consolidare la crescita dell’azienda nella vendita online di fiori e piante. Il nostro obiettivo in Colvin è guidare la trasformazione del settore a livello globale”.
Cester ha spiegato: “In questi 4 anni abbiamo imparato molto e abbiamo percepito che esiste l’opportunità di cambiare completamente il mercato grazie alla tecnologia e rendere più efficiente la filiera. Ci piacerebbe che la piattaforma che abbiamo sviluppato internamente possa fungere da marketplace per altri professionisti con l’obiettivo di beneficiare e rinvigorire l’intero settore, partendo da fiori e piante, per arrivare, in futuro, ad altri prodotti deperibili”.
Chloé Giard, investment director di Eurazeo, ha affermato: “Il percorso di Colvin nel settore della vendita di fiori online è stato straordinario. Hanno dimostrato di poter crescere rapidamente e con profitto espandendosi in nuove aree geografiche. Questo è solo un primo passo nell’ambizioso progetto della futura industria dei fiori: la categoria B2B è in costante crescita nel canale online e questo è il momento perfetto per cambiare il modello di vendita dei fiori all’ingrosso. Colvin sta sfruttando i suoi anni di esperienza nel settore, una filiera espandibile e una rete globale di coltivatori fidati, per trasformare un mercato da un miliardo di dollari”.