Medical Microinstruments, azienda di robotica dedicata al miglioramento dei risultati clinici dei pazienti sottoposti a interventi di microchirurgia, fondata a Pisa ma oggi con sede negli Usa, in Florida a Jacksonville, ha annunciato la chiusura di un nuovo round di Serie C da 110 milioni di dollari, guidato da Fidelity Management & Research Company, al quale hanno partecipato tutti i precedenti investitori (si veda qui il comunicato stampa).
Ricordiamo che nel luglio 2022 la scaleup aveva chiuso un round di Serie B da 75 milioni di dollari (si veda altro articolo di BeBeez). In quell’occasione a guidare l’operazione era stato Deerfield Management con la partecipazione dei nuovi investitori RA Capital Management e Biostar Capital, insieme ad altri investitori che avevano già finanziato la crescita di MMI, da Andera Partners a Fountain Healthcare Partners, da Sambatech al venture capital italiano Panakès Partners. Allora l’azienda aveva annunciato il trasferimento della sede legale negli Stati Uniti.
In precedenza MMI, fondata nel 2015 da Carlo Alberto Marcoaldi, Giuseppe M. Prisco, Hannah Teichmann e Massimiliano Simi, aveva incassato un round di Serie A da 20 milioni di euro nell’aprile 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), guidato da Andera Partners (ex Edmond de Rothschild Investment Partners) e dai coinvestitori Panakès Partners, Fountain Healthcare, Sambatech srl (già investitore del precedente round seed) e investitori privati veterani del settore, cioé Gus Castello (ex senior vicepresident of Product Operations presso Intuitive Surgical Inc., il leader mondiale nella chirurgia robotica laparoscopica) e John Engels (fondatore di AxoGen, Inc., leader mondiale nelle soluzioni per la riparazione dei nervi periferici in microchirurgia). Successivamente, nell’ottobre 2020, MMI aveva ottenuto dalla Banca Europea degli Investimenti una linea di credito da 15 milioni di euro. (si veda altro articolo di BeBeez). A tutt’oggi MMI ha raccolto fondi per oltre 200 milioni di dollari.
I capitali raccolti con il nuovo round supporteranno la commercializzazione del sistema chirurgico Symani in mercati ad alta crescita e l’investimento continuo in studi che producano evidenze cliniche e rendano possibile espandere l’indicazione. Inoltre gli investimenti accelereranno lo sviluppo di capacità tecnologiche avanzate e consentiranno a MMI di ampliare globalmente le sue capacità operative.
Il sistema chirurgico Symani è il primo sistema robotico del suo genere che fa fronte in modo unico alla scala e alle complessità della microchirurgia e della supermicrochirurgia. Consentendo ai chirurghi di riprodurre i movimenti naturali delle mani su scala microscopica, può ampliare la scelta di trattamenti per pazienti che devono essere sottoposti a procedure a cielo aperto su tessuti molli, come la chirurgia ricostruttiva di tessuti molli, la chirurgia dei linfatici e i reimpianti post-trauma. È stato progettato per aiutare a ripristinare la qualità della vita per un numero maggiore di pazienti, accelerare il numero di chirurghi in grado di spingere i confini di procedure complesse per regioni anatomiche delicate e mettere in grado gli ospedali di espandere i loro programmi di chirurgia aperta.
Mark Toland, ceo MMI, ha commentato: “Nel contesto di una stabilizzazione degli investimenti nella robotica medica, questo supporto si aggiunge alla nostra fiducia in una soluzione nuova, meno invasiva per la chirurgia aperta, un mercato importante che può avvantaggiarsi dei microstrumenti articolati più piccoli al mondo. Il nostro sistema chirurgico è posizionato in modo unico per espandere l’accesso che i pazienti hanno alle cure aumentando sempre più il numero di chirurghi in grado di eseguire procedure complesse e delicate. Grazie all’appoggio dei nostri investitori continueremo a portare avanti la nostra tecnologia attraverso un numero crescente di evidenze cliniche e di accordi con ospedali”.