Rita Personal Data, startup con sede ad Amsterdam ma cofondata dal genovese Guglielmo Schenardi, ha chiuso un round pre-seed da un milione di euro, sottoscritto da fondi venture capitale business angel strategici (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, il round di Rita, che ha sviluppato una app per vedere, capire e controllare le proprie informazioni personali, anche quelle che le aziende hanno raccolto sul web, è stato guidato da Pitchdrive, fondo venture capital diretto da Wim Derkinderen (Ex Netlog), ed ha visto la partecipazione di noti angel, tra i quali Felix von de Maele e Hristo Borisov, rispettivamente ceo di Collibra (unicorno nel settore dei dati) e Payhawk (unicorno fintech). Si sono uniti inoltre all’azienda advisor di livello internazionale come Roy Vella, ex capo di Paypal Europa, e Debra J Farber, ex capo di Security e Privacy di AWS insieme a figure di spicco in Microsoft e BigID.
Fondata nel 2021 da Schenardi e dal belga John Arts (ceo) ex compagni di corso all’ ESCP Europe, oggi la start up conta 6 impiegati di 6 differenti nazionalità e oltre 55 mila utenti attivi. Tra le informazioni consultabili sulla piattaforma di Rita ci sono quanto valgono i propri dati e come le aziende targetizzano gli utenti. Una volta chiariti i dati su Rita si può richiederne la rimozione alle aziende, in base al diritto GDPR, in pochi e semplici click. Il tutto mantenendo la totale privacy dell’utente grazie all’ hedge computing.
Il round permetterà a Rita di assumere altro personale, perfezionare la sua infrastruttura e scalare la base utenti. John Arts, ceo e co-founder di Rita, ha spiegato: “ La nostra app permette a chiunque di capire e prendere possesso dei propri dati in pochi click. Finalmente i dati sono veramente in possesso dell’utente. Rispetto ai prodotti concorrenti ci focalizziamo sul rendere i dati visibili e comprensibili agli utenti garantendo la loro totale privacy. Abbiamo lavorato molto sulla tecnologia per poter mostrare i dati senza che noi possiamo né vederli né toccarli”.
E Guglielmo Schenardi, co-fondatore di Rita, ha aggiunto: “Le nostre informazioni personali sono fra le cose più importanti online, ma sono disperse nel web e le persone sono spesso all’oscuro di tutto e senza controllo. Inoltre è complicato riuscire a prendere possesso dei propri dati, con email da mandare, risposte lunghe da preparare ma soprattutto senza una vera panoramica della situazione” e ha continuato Schanrdi: “Il nostro prossimo passo sarà connettere gli utenti con le aziende mantenendo una privacy di prim’ordine ed il controllo da parte dell’utente. Le parti, fidandosi l’una dell’altra, otterranno benefici maggiori di quelli odierni”
Spiegando la ragione del suo investimento, Wim Derkinderen, director di Pitchdrive, ha commentato “I dati erano in possesso solo delle grandi aziende del tech ma Rita Personal Data sta cambiando questo rendendoli controllabili direttamente dalle persone. Crediamo che l’approccio in cui l’utente è al centro dell’ecosistema porterà ottimi risultati nel prossimo futuro. Questo fattore combinato con la determinazione mostrata da entrambi i fondatori ci ha fatto credere che Rita Personal Data abbia quello che serve per diventare leader in questo mercato emergente”.