
Satispay ha chiuso come previsto a quota 15 milioni di euro l’ultimo round di investimento aperto prima dell’estate (si veda qui il comunicato stampa) e che a luglio aveva già raccolto 10 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).
La scaleup fintech che consente di effettuare pagamenti con lo smartphone tramite un wallet con diretto addebito sul conto corrente, ha chiuso l’aumento grazie al rinnovato supporto di Iccrea Banca, che sostiene il progetto Satispay fin dalla sua nascita, e dal nuovo socio Banca di Piacenza. La prima parte dell’aumento si era invece chiusa come noto soprattutto grazie all’investimento da 5,2 milioni di euro del fondo Copper Street Capital e degli investimenti dei fondi Endeavor Catalyst e Greyhound Capital e di Banca Valsabbina, Sparkasse e di Club degli Investitori di Torino. Le banche, quindi, nel capitale di Satispay iniziano a essere parecchie, se si considera che in round precedenti, oltre a quelle citate, sono entrate anche Banca Etica, Banca Sella Holding e Banca Alpi Marittime.
La raccolta complessiva di Satispay a oggi sale così a circa 42 milioni di euro, con una valutazione post money di 115 milioni. Fondata da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, la società prima di questi 15 milioni aveva raccolto 18,3 milioni nell’ultimo round chiuso nel settembre 2017, per una valutazione post money della società pari a circa 66 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). E prima di quel round ce ne erano stati altri due: uno da 5,5 milioni a settembre 2014 e uno da 3 milioni nel settembre 2015.
Attiva sul mercato da gennaio 2015, Satispay conta oltre 650 mila download dell’applicazione e più di 400 mila utenti attivi (con un tasso di crescita giornaliero di 1.000 nuovi iscritti). Gli utenti di Satispay quotidianamente si scambiano denaro e spendono, con una media di 8 volte al mese, in 50 mila esercizi commerciali convenzionati in tutta Italia (e che crescono costantemente di circa 120 nuovi al giorno).
Dalmasso e soci ultimamente hanno ampliato l’attività alle ricariche telefoniche per cellulari e a un servizio che permette di fare via mobile i pagamenti alla pubblica amministrazione, multe e Tari comprese, ma soprattutto sono partiti con un servizio di salvadanaio automatico, per permettere agli utenti di mettere da parte piccole somme ogni volta che fanno un pagamento tramite l’app”.
La funzione “Risparmi” ha infatti già registrato un totale di ben 50 mila portafogli attivati a poco più di un mese dalla sua partenza, dove oltre 40 mila clienti, corrispondenti a quasi il 10% della community Satispay, hanno già accantonato complessivamente più di un milione di euro”.
Da qui il passo per offrire servizi di risparmio e investimento è breve. E infatti la società sta lavorando per permettere agli utenti di acquistare prodotti finanziari tramite l’app, siano questi fondi di investimento, prodotti di previdenza integrativa, assicurazioni.
Oggi Satispay è un istituto di moneta elettronica. “Per il momento resteremo IMEL, perché il servizio non si configurerà come collocamento di prodotti finanziari. Ci presenteremo semplicemente come piattaforma IT che facilita l’accesso degli utenti ai servizi”, aveva detto Dalmasso a BeBeez lo scorso luglio, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’aumento di capitale, aggiungendo però, che “via via ragioneremo sull’opportunità di caratterizzarci diversamente, al limite addirittura come intermediari finanziari ex art. 106 Tub. Ma andiamo per gradi. Prima vediamo come funzionerà”.