Sofinnova Partners, una delle principali società europee di venture capital nel settore delle scienze della vita con sede a Parigi, Londra e Milano, ha investito 6 milioni di euro in tre startup italiane: AAVantgarde Bio, Alia Therapeutics e Borea Therapeutics (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento è stato condotto attraverso Sofinnova Telethon Fund, veicolo early-stage dedicato agli investimenti in malattie genetiche rare, lanciato nel febbraio 2018 da Sofinnova, che vede la Fondazione Telethon, tra le più note charity in campo biomedico, in qualità di advisor. Con 108 milioni du euro raccolti ad aprile del 2020 (8 in più del target originario, si veda altro articolo di BeBeez).
Sofinnova Telethon è il più grande fondo interamente dedicato alle biotecnologie in Italia. Il team di gestione è guidato dalle specialiste in trasferimento tecnologico e già dirigenti della Fondazione Telethon Lucia Faccio e Paola Pozzi, oggi partner di Sofinnova. I tre investimenti appena condotti da Sofinnova Telethon Fund sono in linea con la strategia di investimento del veicolo, che mira a sostenere la migliore ricerca italiana e gli imprenditori più promettenti per sviluppare aziende di livello mondiale nel campo delle malattie genetiche rare.
AAVantgarde Bio, con sede a Milano, sta sviluppando terapie geniche per le malattie ereditarie della retina. Il fondatore, il professor Alberto Auricchio, è uno scienziato altamente riconosciuto e un pioniere nel campo della terapia genica. La tecnologia dell’azienda si basa su piattaforme esistenti basate su virus adeno-associati (AAV), che sono la principale tecnologia di vettore virale utilizzata nelle applicazioni di terapia genica. Le piattaforme esistenti basate su AAV sono state limitate dalla capacità, e AAVantgarde Bio risponde a questa sfida permettendo la consegna di grandi geni ai tessuti e alle cellule in vivo. L’azienda è uno spin-off di TIGEM, un istituto di ricerca internazionale con sede a Napoli che fa capo alla Fondazione Telethon.
Alia Therapeutics, con sede a Trento, sta sviluppando una medicina di nuova generazione per approcci di editing genico in vivo on-target più sicuri per il trattamento della degenerazione retinica. Insieme a Sofinnova Telethon hanno partecipato al round anche il fondo Indaco Venture, gestito da Indaco Venture Partners sgr, un club deal di investitori italiani capitanati da Banor sim e Banca Profilo e BiovelocITA, il primo acceleratore biotecnologico italiano co-fondato nel 2015 da Sofinnova Partners e da due imprenditori seriali molto legati a Sofinnova Partners: Silvano Spinelli e Gabriella Camboni (si veda altro articolo di BeBeez). Alia Therapeutics è la seconda azienda a emergere dall’acceleratore, dopo il successo di Enthera Pharmaceuticals, altra startup italiana che fa parte del portafoglio di Sofinnova Partners, che nel gennaio scorso ha chiuso un round da 35 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2019 BiovelocITA e la società di investimento mista pubblico-privato Trentino Invest erano entrati nel capitale di Alia Therapeutics, apportando un finanziamento seed di 1,3 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Borea Therapeutics, con sede a Milano, sta lavorando a una nuova generazione di terapie geniche che permetterebbero di colpire tessuti e cellule specifiche. La tecnologia innovativa della società potrebbe consentire ai vettori virali di raggiungere aree come il sistema nervoso centrale (CNS) e il sistema nervoso periferico (PNS), aprendo così le porte a nuove opzioni terapeutiche. Borea Therapeutics è stata co-fondata dal professor Paul Heppenstall e dall’European Molecular Biology Lab (EMBL), un’organizzazione di ricerca intergovernativa con sei siti di ricerca in tutta Europa, di cui uno a Roma. Le attività di ricerca della società sono svolte in collaborazione con la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), un centro scientifico di eccellenza a Trieste.
Lucia Faccio di Sofinnova Partners, membro del cda di Borea Therapeutics, ha dichiarato: “Uno dei maggiori limiti della terapia genica è la difficoltà di colpire selettivamente cellule o tessuti specifici. La tecnologia di Borea Therapeutics ha il potenziale di individuare tessuti e cellule specifici, il che permetterebbe l’uso di dosi più basse, rendendo il trattamento più sicuro ed efficace per i pazienti. Questo potrebbe essere il prossimo passo avanti nella terapia genica”.
Paola Pozzi, membro del cda di AAVantgarde Bio e partner di investimento in Alia Therapeutics, ha dichiarato in merito alle due startup: “Entrambe le aziende hanno team scientifici altamente qualificati con esperienza riconosciuta a livello mondiale nel campo della terapia genica e dell’editing genico. Siamo fiduciosi nel potenziale di queste aziende di affrontare i limiti delle terapie esistenti e sviluppare trattamenti per malattie che non hanno soluzioni adeguate oggi”.
Graziano Seghezzi, managing partner di Sofinnova Partners, ha aggiunto: “Questi investimenti segnano un passo importante nella nostra missione di sostenere l’eccellente ricerca scientifica che esce dai centri accademici e di ricerca italiani. Evidenziano inoltre l’eccezionale flusso di nuove opportunità di investimento nel biotech italiano, e l’importante ruolo che il venture capital gioca nel permettere a trattamenti innovativi di raggiungere i pazienti affetti da malattie genetiche rare, che oggi hanno pochissime opzioni terapeutiche.”
Ricordiamo che nell’aprile 2020 Sofinnova Telethon Fund ha investito in: Genespire, società milanese specializzata nello sviluppo di terapie avanzate destinate a pazienti con malattie genetiche; Epsilen Bio, società milanese che sta sviluppando una tecnologia per spegnere l’espressione di geni correlati a specifiche patologie senza modificare in modo irreversibile il DNA (un importante potenziale vantaggio sul fronte della sicurezza); PinCell, società biotech milanese in fase pre-clinica focalizzata su nuove terapie per malattie dermatologiche rare (si veda altro articolo di BeBeez).
Sofinnova Partners è una delle principali società europee di venture capital, e riunisce un team di 40 professionisti provenienti da Europa, Stati Uniti e Asia. La sua attività si concentra su tecnologie innovative sostenute da imprenditori visionari. Sofinnova Partners investe in tutta la catena del valore delle scienze della vita in qualità di investitore primario o di riferimento, su opportunità dall’early al late stage, fino a società pubbliche. Ha sostenuto quasi 500 aziende in più di 48 anni, creando leader di mercato in tutto il mondo. Oggi Sofinnova Partners ha in gestione oltre 2 miliardi di euro. Nel luglio 2019 ha ceduto alla multinazionale farmaceutica italiana Zambon per 500 milioni di euro la biotech Breath Therapeutics (si veda altro articolo di BeBeez).
Sofinnova nel marzo scorso ha annunciato il closing finale del nuovo fondo di venture capital dedicato agli investimenti di late stage nel settore delle life sciences in Europa e negli Usa, Sofinnova Crossover Fund, con 445 milioni di euro di impegni (si veda altro articolo di BeBeez).