Utopia sis, la prima società di investimento semplice autorizzata in Italia dedicata al settore life science, lanciata nel dicembre 2020 da Fondazione Golinelli e Fondazione Sardegna insieme ad Antonio Falcone, vice presidente esecutivo ed ex ad di Principia sgr (si veda altro articolo di BeBeez), a fine dicembre ha investito in Lighthouse Biotech, spin-off del progetto di ricerca sulle cellule tumorali nei diversi stadi della malattia condotto dall’Università di Udine con il supporto del Centro Oncologico di Aviano e l’Università di Stichting KatholiekeUniversiteit di Nijmegendel (si veda qui il comunicato stampa).
L’investimento è stato effettuato insieme a Pariter Partners, holding di investimento che guida il primo e unico syndicate network italiano specializzato sul deep-tech. La particolarità dell’operazione è rappresentata dalla garanzia rilasciata dal Medio Credito Centrale (MCC), la prima per un investimento in venture capital, che coprirà circa l’80% dell’investimento. “A ben vedere non si tratta di un’innovazione, visto che lo statuto di MCC prevede la garanzia su investimenti in equity. Solo che nessuno finora le aveva richieste” ha dichiarato in proposito a BeBeez lo stesso Falcone che, scendendo più nel dettaglio, ha precisato “Certo una garanzia del genere non si può richiedere per qualsiasi investimento azionario. Occorre rispettare certe condizioni perché si tratta comunque di uno strumento di politica economica a sostegno dell’innovazione tecnologica made in Italy”. Quali sono queste condizioni? “Anzitutto devono essere investimenti in quote di minoranza di aziende realmente innovative, a fronte di aumenti di capitale e comunque da mantenere in portafoglio per periodi abbastanza lunghi, in genere almeno due anni” conclude Falcone.
Utopia sis nell’operazione è stata assistita dallo Studio Legale Lener Morrone & Partners in qualità di advisor legale dell’operazione e da Giordano Calzoni che ha agito come advisor finanziario per la gestione della garanzia con MCC. Pariter Partners è stata seguita da ADVANT Nctm in qualità di advisor legale.
Lighthouse Biotech, nata nel 2019 a Pordenone, lavora a un progetto che ha l’obiettivo di estrarre da un semplice prelievo di sangue le cellule tumorali circolanti vive e intatte, per evitare la ripetizione con metabolismo alterato, in modo da renderle rintracciabili anche in fasi molto precoci della malattia. Il processo di separazione sviluppato rende possibile archiviare le cellule in biobanche, utilizzarle in colture cellulari per creare modelli artificiali di malattia per chiarirne i meccanismi, testare farmaci, capire lo stato del paziente e soprattutto consigliare terapie personalizzate. Il progetto di ricerca è stato sviluppato dai soci fondatori di Lighthouse Biotech: Fabio Del Ben, medico specializzando in patologia clinica e biochimica clinica presso l’Università di Udine, con un dottorato di ricerca in nanotecnologie presso la Graduate School of Nanotechnology di Trieste, un Master in Complex Actionspresso SISSA e un corso di formazione in programmazione software presso il National Instruments di Milano; Matteo Turetta, medico dirigente in patologia clinica e microbiologia presso il Centro Oncologico di Aviano, con un master in Complex Actions presso SISSA. Alle competenze scientifiche si sono affiancate, fin dalla costituzione della società, le competenze tecnico-manageriali dell’amministratore delegato Gianluigi Meneghini, ingegnere elettronico specializzato in ottica applicata e le competenze tecnico-organizzative del fisico subnucleare specializzato in fisica delle astroparticelle Villi Scalzotto, entrambi con esperienza pluriennale in startup.
Matteo Elli e Jari Ognibeni, fondatori di Pariter Partners, hanno commentato: “Il progetto sviluppato da Lighthouse Biotech è l’esempio di ciò di cui è capace la ricerca italiana unita al supporto attivo a iniziative di technology transfer, arrivando a cambiare modelli e processi anche nella ricerca oncologica, aprendo l’utilizzo della biopsia liquida a una lunga serie di nuove applicazioni. L’investimento dimostra l’importanza di una stretta collaborazione tra investitori privati. La nostra esperienza nell’innovazione di frontiera e nel tech transfer, unita a quella di Utopia sis nel campo delle scienze della vita, può dare un solido sostegno all’avanzare della ricerca e fornire agli scienziati nuovi strumenti e competenze imprenditoriali per portare velocemente sul mercato il frutto del lavoro in laboratorio”.
Antonio Falcone, vice presidente esecutivo di Utopia sis, ha aggiunto: “Questo secondo investimento, concluso insieme a Pariter Partners, testimonia la nostra attenzione al mondo della ricerca e delle università. Il nostro Paese è ricco di eccellenze cliniche e di ricerca che hanno bisogno di essere finanziate per terminare il percorso di sviluppo e per questo l’importante impegno del Medio Credito Centrale rappresenta una testimonianza strategica per il settore”.
Ricordiamo che nel giugno scorso Utopia sis insieme alla società farmaceutica italiana Alfasigma, all’Istituto David Chiossone (centro di eccellenza a livello nazionale nel campo della riabilitazione visiva) e a Club2021 (società che fa capo alla famiglia Taini), ha investito 6 milioni in Novavido, startup che sviluppa protesi retiniche polimeriche accelerata da G-Factor, incubatore e acceleratore della Fondazione Golinelli (si veda altro articolo di BeBeez).
Pariter Partners dal canto suo ha partecipato alla costituzione di RoboIT, il primo polo nazionale per il trasferimento tecnologico dedicato alla robotica in Italia lanciato da Cdp Venture Capital sgr – Fondo Nazionale Innovazione, che vi ha anche investito 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Alla costituzione del polo hanno partecipato anche l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, coinvolgendo l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la multinazionale italiana Leonardo, Eureka! Fund I – Technology Transfer (fondo di venture capital di Eureka! Venture sgr, specializzato in scienza e ingegneria dei materiali innovativi anche applicati alla robotica) e Cysero EuVECA, un fondo di venture capital di AVM Gestioni sgr spa specializzato nella robotica.