E’ online la registrazione del webinar Leanus-BeBeez dello scorso 5 ottobre di analisi delle 45 pmi iscritte al programma Elite di Borsa Italiana con ricavi compresi tra i 50 e i 100 milioni di euro, al quale ha parteciapto anche da Marta Testi, Head of Elite Growth Europe del London Stock Exchange. Un esempio di analisi di un gruppo di aziende che potrebbe essere il target privilegiato di fondi di private equity. E che è costituito per la maggior parte da imprese manifatturiere che operano in settori tradizionali ben distanti dai modelli “disruptive” dei social network o delle app, ma che comunque dimostrano una grande dinamicità.
Leanus ha calcolato, infatti, che i ricavi medi del gruppo nel 2015 sono stati pari a 70 milioni di euro (3,1 Miliardi in totale in crescita di oltre il 9%) con un ebitda dell’11,5%, utili netti per oltre il 4.5%, con ROI intorno al 9%. Complessivamente gli investimenti di attività di medio lungo termine sono in crescita del 20% così come l’occupazione in aumento di oltre 1600 unità.
Le disponibilità liquide sono pari addirittura al 15% dei ricavi (446 Milioni). Unico punto di attenzione è il cash flow operativo (296 milioni), integralmente utilizzato per investimenti (396 milioni) coperti solo parzialmente ricorrendo al sistema bancario (90 milioni). Il tipico profilo dell’impresa “Star”, ovvero dell’impresa sana, in grado di produrre utili, capace di investire e di crescere producendo utili.
Perché allora una impresa con simili caratteristiche dovrebbe pensare ad accedere al mercato borsistico o aprire il capitale al private equity? La spiegazione l’ha fornita Antonio Grioli, presidente del Consiglio direttivo di Zucchetti e membro del Consiglio generale di Assinform, intervenuto al webinar.
Zucchetti, iscritta al programma Elite, è uno dei più importanti protagonisti del settore IT (quasi 400 milioni di ricavi), che vanta oltre 3.300 dipendenti (assume un nuovo dipendente a tempo indeterminato ogni 3 giorni da 3 anni), una rete distributiva di oltre 1.100 partner e oltre 105.000 clienti. Grioli ha spiegato che “Zucchetti il mercato lo conquista accelerando i business piccoli e soprattutto reinvestendo in ricerca e sviluppo tutto quello che l’impresa produce; da inizio anno Zucchetti ha investito 80 milioni di euro e ancora mancano 2 mesi alla fine dell’esercizio. Un’azienda come Zucchetti ha deciso di partecipare al programma Elite perché ha sposato la filosofia del programma, la sua capacità di fare sistema e di aiutare, anche una grande impresa, a ragionare su una decisione importante a cui non è abituata. Per un gruppo come Zucchetti potrebbe arrivare il momento di puntare a investimenti di dimensioni maggiori rispetto a quelli che può sostenere in autonomia. Rispetto a questa possibilità, Elite non ci da nulla che noi non potremmo fare da soli, ma ci aiuta a fare meglio e ad abituarci progressivamente all’idea di dover remunerare gli investitori e di non poter reinvestire tutti i proventi della gestione”.
Ciò detto in altri casi le aziende esaminate hanno investito molto, ma ora si trovano bloccate e, in attesa di poter vedere i risultati di quegli investimenti, non hanno più le risorse per fare altri investimenti, sebbene in presenza di una situazione patrimoniale equilibrata. Per questo, sarebbero un target molto interessante per gli investitori istituzionali. Da qui l’idea della piattaforma di Elite di club deal per mettere in contatto investitori e aziende del programma Elite, italiane e internazionali, che sarà operativa a brevissimo, ha assicurato Testi (si veda altro articolo di BeBeez).
Cliccare qui per l’analisi dei dati aggregati delle imprese del gruppo (registrarsi gratuitamente e poi cercare nel box di ricerca in alto a destra “Le imprese Elite di Borsa Italiana, ricavi 50100 mln (BeBeez)”. Per le analisi di dettaglio è necessario effettuare l’upgrade al profilo Premium. Per ulteriori informazioni su Leanus e la convenzione BeBeez, clicca qui