Ferroli ha incassato un totale di 22 milioni di euro di finanza ponte dalle banche creditrici (5,6 milioni) e dall’accoppiata Oxy Capital (guidata da Stefano Visalli) e Attestor Capital (operatore britannico specializzato nel turnaround), che hanno messo sul piatto 16,4 milioni. Tutto denaro che ha permesso al produttore di climatizzatori e caldaie con sede a San Bonifacio nel veronese di far ripartire l’attività. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza.
I due fondi, come noto, intendono rilevare l’intero capitale della società , che a inizio giugno ha depositato la domanda di concordato in bianco presso il Tribunale di Verona (si veda altro articolo di BeBeez) e che ha tempo sino al prossimo 7 ottobre per presentare l’accordo di ristrutturazione del debito redatto sulla base dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare.
MF Milano Finanza riferisce poi, che Oxy e Attestor inietteranno altri 12,5 milioni di euro nella società entro fine settembre, arrivando quindi a versare circa la metà dei 60 milioni di euro di nuova finanza che i due fondi prevedono di investire nel complesso nel salvataggio della società oggi controllata dalla famiglia Ferroli, in un’operazione gestita dall’advisor Mediobanca.
Il piano di ristrutturazione del debito ha già il via libera della stragrande maggioranza dei fornitori, mentre è attualmente al vaglio dei Consigli di amministrazione delle varie banche creditrici (con in testa Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banco Popolare e Montepaschi), dalle quali ha comunque ricevuto un via libera informale. Le banche sono esposte per 350 milioni di euro a fronte di un fatturato consolidato 2014 di Ferroli di circa 400 milioni, un centinaio di milioni in meno del 2013.