I numeri di Ivri tornano a crescere e la controllante BIKS Group si prepara a sbarcare in Borsa: appuntamento con Piazza Affari tre due o tre anni.
Ivri versava in pesante crisi da anni e ha ritrovato l’equilibrio finanziario quando a inizio 2014 è stata rilevata da BIKS Group spa (a cui fanno capo i vigilantes di Ksm, Sicurtransport, Sicurcenter, Saetta Trasporti, Argo e oggi appunto Ivri), che l’ha comprata per 65 milioni di euro dal fondo 21 Investimenti, d’accordo con le banche finanziatrici (si veda qui altro articolo di BeBeez).
In un comunicato diffuso ieri (scarica qui il comunicato stampa), Ivri precisa che il 2015 è stato un anno estremamente positivo la società “che ha ottenuto risultati di bilancio significativamente superiori rispetto alle previsioni: il fatturato ha registrato un incremento del 14,4% mentre l’ebitda ha raggiunto un progresso del 160%”. La nota prosegue dicendo che è stata “approvata l’esecuzione di un’operazione di rafforzamento patrimoniale, volta a sostenere le ambizioni di crescita futura della società, che già oggi rappresenta il primo operatore nazionale della sicurezza con servizi a 360 gradi. L’operazione, che ha visto il positivo supporto degli istituti di credito Unicredit e Banca Popolare di Milano, è volta a preparare la società a un’ulteriore fase di consolidamento del mercato, anche attraverso lo sviluppo di nuove partnership strategiche dopo quella già annunciata con il gruppo israeliano Lotan HLS & Defense, specializzato nella difesa di siti sensibili, antiterrorismo e in soluzioni di cyber security, e conferma la volontà del gruppo di approdare in breve tempo in Borsa”.
La famiglia Basile, proprietaria di BIKS Group, è stata supportata nell’operazione dallo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli e dagli advisor Capitalink e Rothschild.
MF-Milano Finanza riferisce che BIKS Group arriva a un giro d’affari consolidato prossimo ai 450 milioni di cui 240 milioni sono di Ivri e che l’aumento di capitale in questione si aggira sui 50-60 milioni di euro. Tra i dossier sul tavolo del presidente del gruppo Biks, Rosario Basile, che al momento vuole concentrarsi sull’acquisto di altri player italiani, ci potrebbe essere quello di Axitea (ex SIcurglobal), uno dei principali competitor. La società in questione, in portafoglio al fondo Stirling Square, lo scorso febbraio aveva chiesto l’ammissione al concordato preventivo, con il fondo che a maggio ha dato la sua disponibilità a investire altri 32 milioni di euro nella società. Il prossimo 27 gennaio è prevista l’adunanza dei creditori per votare sul piano (si veda qui altro articolo di BeBeez), ma appunto non si esclude qualche colpo di scena, con il fondo che potrebbe decidere di uscire dal business e magari cedere alla avance di BIKS.
Secondo quanto riferisce MF-Milano Finanza, l’obiettivo della famiglia Basile è portare BIKS in Borsa tra due o tre anni, per avere il tempo di concludere nuove acquisizioni italiane e creare altre alleanze sul piano internazionale.