Come previsto, alle 18 di ieri sul tavolo dell’advisor Société Générale sono pervenute manifestazioni di interesse per le quattro banche salvate dal governo, sia da parte di altri gruppi bancari sia da parte di fondi di private equity italiani e internazionali (si veda altro articolo di BeBeez).
Il bando per partecipare all’asta pubblicato sul sito di Banca d’Italia lo scorso 19 gennaio prevede in maniera preferenziale la cessione in un blocco unico complessivo, ma saranno valutate attentamente anche possibili offerte separate per una o più good bank ed eventuali partecipazioni strategiche (scarica qui il bando).
MF Milano Finanza scrive oggi che la Banca Popolare dell’Emilia Romagna si sarebbe fatta avanti per CR Ferrara, istituto territorialmente attiguo alle direttrici di espansione del gruppo modenese. E che invece pare che tre delle banche che nei giorni scorsi erano considerate interessate, poi non abbiano realmente depositato la loro offerta: BnpParibas, Crédit Agricole e Ubi Banca. Quest’ultima, d’altra parte, sta corteggiando serratamente la Banca Popolare di Milano.
Per quanto riguarda gli istituti francesi invece, si sa invece che l’Agricole preferirebbe crescere nei canali dell’asset management e del private banking piuttosto che nel retail. Quanto ai nomi dei fondi interessati al dossier, tra gli altri sono circolati i nomi di Apollo, Centerbridge, Anacap e BC Partners.
Infine va segnalato anche che il gruppo Primus, specializzato in factoring e nella gestione di NPL con le societa Primus Capital e Primus Management, ha presentato una manifestazione di interesse per l’acquisto di una delle good bank (scarica qui il comunicato stampa). Primus, secondo servicer italiano per attivi, capitale e crediti acquisiti, è anche interessato a intervenire nella gestione dei crediti deteriorati delle quattro banche confluiti nella Rev spa.
Roberto Nicastro, presidente delle quattro good bank, alle quali resteranno le attività positive delle banche oggetto del provvedimento salva-banche, ha spiegato che quella di ieri era “la primissima fase, il primo passaggio, oggi l’interesse è semplicemente un interesse a ricevere la brochure delle quattro banche, quello che in gergo si chiama il killer. Si capiranno dopo, nelle fasi successive, quanto significativi sono gli interessi”.
Intanto Banca Marche, Etruria, CariChieti e Carife hanno ricominciato a funzionare nei propri territori. Infatti in questi giorni sono stati erogati 10.000 fidi e 3.000 mutui. “I commissari”, ha aggiunto il top manager, “erano concentrati a fare pulizia. Con il decreto e la liquidità arrivata, le banche si sono messe a lavorare con sprint a dare di nuovo credito”.