Sfumato l’affare Club Med a fine 2014 (si veda altro articolo di BeBeez) Andrea Bonomi questa volta con il fondo Investindustrial ha messo a segno un’operazione alternativa nel settore dei villaggi vacanze. Anzi tre (scarica qui il comunicato stampa). Che, secondo quanto riferisce oggi MF-Milano Finanza, lo impegneranno per 100 milioni di euro subito e in contanti e per altri 100 milioni in una fase successiva.
In primo luogo Investindustrial ha acquisito il controllo di Valtur (circa 100 milioni di euro di fatturato nel 2015) da Sofia srl, holding che fa capo alla famiglia Ljuljdjraj e che resterà come azionista di minoranza. In secondo luogo Investindustrial ha siglato con Prelios un accordo per acquistare la proprietà di tre resort già gestiti da Valtur (Ostuni, Pila e Marilleva). Infine, Bonomi ha siglato con Antirion sgr il contratto di gestione del Tanka Village, la nota struttura ricettiva sarda di Villasimius (oltre 900 tra bungalow e appartamenti, per un fatturato 2015 di circa 20 milioni), sottraendola alle avance proprio del Club Med (oggi controllato dai cinesi di Fosun) e anche di Alpitour (che fa capo ai fondi Wise e J.Hirsch e che è da mesi nelle mire della stessa Fosun e di grandi operatori turistici europei , si veda altro articolo di BeBeez).
Come anticipato da MF-Milano Finanza lo scorso 8 aprile, infatti, il Tanka Village era la struttura più ambita dal mercato delle sette ex proprietà immobiliari e alberghiere del gruppo Atahotels (UnipolSai), apportate dall’Enpam al fondo Antirion Global gestito da Antirion sgr.
Fondata nel 1964, Valtur è stata la prima a portare in Italia il modello del villaggio all inclusive. Con il Tanka come nuova prestigiosa destinazione estiva, già disponibile per l’estate 2016, il gruppo Valtur supererà la soglia di 1,5 milioni di pernottamenti annui, avviando così con forza il percorso di crescita di lungo periodo finalizzato ad attrarre soprattutto visitatori internazionali.
Come detto, le tre operazioni comporteranno per Investindustrial un investimento di 100 milioni, con l’impegno a investirne altri 100 nell’acquisizione di altre strutture e nel rimodernamento e rilancio di quelle esistenti. I possibili nuovi acquisti sono già stati individuati e inclusi in una lista per essere valutati in dettaglio.
“Il turismo è un settore strategico per la crescita dell’Italia”», ha commentato Bonomi, “ma l’offerta ancora oggi è troppo frammentata per poter gestire il flusso di turisti internazionali che il nostro Paese potrebbe attrarre e accogliere. Il nostro è un progetto di valorizzazione a lungo termine, per trasformare Valtur in un punto di riferimento a livello globale”.
Franjo Ljuljdjraj, attuale amministratore delegato di Valtur, ha commentato: “La capacità di Investindustrial di internazionalizzare le aziende è perfetta per Valtur”.
Investindustrial ha una solida esperienza nel settore, avendo in portafoglio, in coinvestimento con Kkr, il parco a tema spagnolo PortaVentura, il terzo parco di divertimenti a tema più grande d’Europa, guidato dall’italiano Sergio Feder, ex ceo di Gardaland che a sua volta era stato in portafoglio a Investindustrial). All’interno di PortAventura sorgono 5 hotel. Non solo. A fine 2013 Bonomi aveva annunciato che avrebbe investito 150-200 milioni nella costruzione e gestione di sei alberghi a 5 stelle destinati a famiglie da 500 camere ciascuno, per un totale di 3 mila camere all’interno del Bcn World, il complesso del colosso spagnolo Veremonte, che fa capo all’immobiliarista Enrique Bañuelos, sulla Costa Dorada in Catalogna, a due passi da PortaVentura.