Il contratto di acquisizione di GE Capital Interbanca da parte di Banca Ifis è stata siglato ufficialmente ieri, a valle delle autorizzazioni di Banca d’Italia e della Bce arrivate martedì 29 novembre (si veda altro articolo di BeBeez).
L’annuncio è stato dato ieri dall’amministratore delegato Giovanni Bossi e dal presidente Sebastien Egon Fürstenberg nella sede di GE Capital Interbanca a Milano, alla presenza di Cristina Tajani. assessore a politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane del Comune di Milano, a sottolineare che il nuovo corso della banca sarà tutto teso al supporto delle pmi e quindi dell’occupazione e dell’economia reale.
Banca Ifis nell’ambito dell’operazione si è avvalsa del supporto degli advisor finanziari Banca Imi e Kpmg Corporate Finance che hanno agito in qualità di advisor finanziari, di KPMG Deal Advisory per le attività di due diligence e di Clifford Chance in qualità di advisor legale. Ge Capital Interbanca è stata invece supportata sul piano legale da BonelliErede.
I termini dell’operazione sono noti: 160 milioni di euro di valore dell’equity della banca, che saranno soggetti ad aggiustamento nelle prossime settimane sulla base dei risultati di GE Capital Interbanca al 30 novembre, oltre a 2,1 miliardi di euro di debiti verso la casamadre GE Capital (in sede di annuncio lo scorso luglio erano stati stimati in 1,8 miliardi al momento del closing). I debiti, ha detto Bossi, sono già stati rimborsati. Bossi ha tenuto a sottolineare che il via libera all’operazione da parte delle autorità di vigilanza è stato dato senza la richiesta di implementare misure prudenziali, perché a differenza di quello che di solito accade in questi casi, Banca Ifis si trova a essere dopo l’acquisizione patrimonialmente più forte di prima: “La banca esce rafforzata nei suoi equilibri patrimoniali, non ha bisogno di aumenti di capitale, ma li genera”.
Un tema, questo, che ieri è stato sottolineato anche dagli analisti di Mediobanca (si veda milanofinaza.it), che in un report hanno confermato il rating outperform e il target price a 30 euro per Banca Ifis , precisando appunto che si tratta di un’acquisizione che aumenterà il capitale dell’istituto, migliorando il Cet1 (che a fine settembre era del 15,8% a livello di gruppo, scarica qui il comunicato stampa). Intanto ieri Banca Ifis a Piazza Affari ha chiuso a 23 euro con un balzo del 3,51%.
Bossi ha confermato poi quanto anticipato lo scorso settembre a MF-Milano Finanza (si veda altro articolo di BeBeez): il nuovo corso di Interbanca sarà il credito a medio-lungo termine per le pmi che vogliono crescere, ma anche nuova finanza per le pmi in difficoltà, con possibilità di rilancio; Interbanca sarà fusa in Banca Ifis nel corso del 2017 (con effetti retroattivi al gennaio 2017) e nel 2018 si farà la stessa cosa per la società di leasing di Interbanca. Quanto all’attività di factoring, verrà integrata con quella di Ifis . Sul futuro del brand Interbanca, infine, nulla è ancora deciso.