Sarà il fondo spagnolo PHI Industrial Acquisitions a salvare il marchio di abbigliamento sartoriale Boglioli, che a fine gennaio aveva depositato istanza di concordato in bianco al tribunale di Brescia al fine di garantire la continuità aziendale e permettere alla società di perseguire il piano di rilancio grazie all’immissione di nuova finanza (si veda qui il comunicato stampa).
Boglioli ha chiuso il 2015 con un fatturato di 24 milioni di euro, di cui il 20% generato negli Usa, ma nel 2016 la società ha registrato un ebitda negativo, 28 milioni di perdite (più 11 milionidi perdite pregresse) e debiti per 26 milion, di cui 15 milioni finanziari (si veda Brescia Today e MF Fashion).
Il piano di rilancio prevede il ritorno all’utile operativo già nel 2017 e la sua implementazione è stata affidata ad Andrea Perrone, confermato amministratore delegato, già consigliere di amministrazione di Boglioli ed ex ceo di Brioni ed ex ceo di Ferrari Brand, la società del gruppo Ferrari che ne cura le licenze. Perrone è subentrato a inizio anno all’ex ad Giovanni Mannucci.
I due manager nel luglio 2014 avevano partecipato a un aumento di capitale della società sottoscrivendo, rispettivamente, l’1% e l’1,4% nell’ambito di un’operazione di rafforzamento patrimoniale che aveva visto il fondo azionista Wise sottoscrivere a sua volta un aumento per cassa e acquistare il debito che la maison aveva verso Ge Interbanca (pari a circa la metà dell’indebitamento) e convertendolo a capitale (si veda altro articolo di BeBeez).
Il primo ingresso nel capitale di Boglioli da parte di Wise risale al 2007, quando il fondo aveva acquisito la maggioranza, mentre Wise era salito al 100% del capitale nel marzo 2013, acquistando il 20,33% del capitale che era ancora in mano alla famiglia fondatrice (si veda altro articolo di BeBeez)
Wise è stata assistita dall’avv. Andrea Accornero dello studio legale Simmons & Simmons per la parte legale mentre Boglioli è stata assistita dagli avv. Daniela Carloni e Concetta d’Arrigo dello Studio Iannacone. Fineurop Soditic ha agito in qualità di advisor finanziario per Wise; Boglioli è stata invece assistita dallo studio Spada Partners. Nelle attività per la due diligence Boston Consulting Group ha assistito Boglioli mentre il fondo PHI Industrial è stato assistito da EY. C.M.S. ha agito da advisor legale per l’acquirente.
In Italia Phi Industrial Acquisition possiede già una partecipazione del 71,65% in Mascioni, una soicetà con sede a Cuvio (Varese) con oltre 50 anni di storia nel settore tessile, che produce tessuti per la casa e per abbigliamento. L’acquisizione risale all’ottobre 2015.