CrowdFundMe segue il sentiero tracciato da CrowdCube, il big
europeo dell’equity crowdfunding, ed apre il suo capitale a nuovi soci. Come
già fatto dalla piattaforma inglese, CrowdFundMe ha infatti lanciato una raccolta equity
crowdfunding che ha come destinatario il portale stesso. L’obiettivo è
raccogliere 150 mila euro di nuove risorse dagli stessi 1042 investitori che
hanno avuto fiducia nelle startup proposte in questi mesi sul portale. Nei primi tre giorni di campagna sono stati raccolti già oltre 75 mila euro.
Si tratta della prima operazione di questo tipo in Italia,
ma la strada è stata più volte già percorsa nel Regno Unito, vera capitale
europea dell’equity crowdfunding, dal portale CrowdCube, che è arrivato a
raccogliere 8 milioni di euro.
Per CrowdFundMe, la decisione di premere sull’acceleratore
arriva dopo 5 mesi, i primi del 2017, che hanno visto numeri in forte crescita:
1,5 milioni di euro raccolti in quasi mille investimenti. Tutto il mondo
italiano dell’equity crowdfunding ha registrato numeri in crescita durante
questo inizio di 2017: + 120% rispetto allo stesso periodo del 2016, per un valore complessivo
di 3,27 milioni di euro. “Il settore sta finalmente decollando anche in Italia”,
ha detto Tommaso Baldissera Pacchetti (nella foto), amministratore delegato e fondatore nel
2015 di CrowdFundMe. Il gap con gli
altri paesi europei c’è ancora, considerando che in Spagna sono stati raccolti
50 milioni di euro nel 2015 mentre il Regno Unito è irraggiungibile con 245
milioni di sterline, ma questi numeri danno una misura delle potenzialità del
mercato italiano, che può pescare da un bacino di risparmio delle famiglie più
ampio rispetto a molti altri paesi europei.
L’Italia ha le carte in regole per recuperare terreno, affermando
l’equity crowdfunding come metodo solido per il finanziamento delle start-up. “Noi
abbiamo intenzione di rivestire un ruolo da protagonisti. Per farlo ci mettiamo
in gioco in prima persona, consapevoli della fiducia conquistata nel mondo
della finanza e dell’economia”, continua Baldissera “il nostro è uno strumento
innovativo e pratico, che necessita soltanto di un PC per ottenere una diversificazione
del portafoglio d’investimento”.
Leader nel panorama italiano per numero di investitori registrati
(sue le due campagne più ‘crowd’ d’Italia), dall’inizio della sua attività CrowdFundMe ha raccolto 2,01 milioni di euro da nove sottoscrizioni già chiuse
con successo e tre attualmente aperte ma già oltre il target minimo. Un successo
dovuto anche alla rapidità con cui il portale ha implementato nel luglio 2016 “Clicca&Investi”,
la procedura che permette di eseguire online l’intero processo di investimento.
Secondo i dati di CrowdFundMe, “Clicca&Investi” ha più che triplicato il
numero e il valore medio degli investimenti eseguiti mensilmente. Un’altra delle
ragioni dell’accelerazione dell’equity crowdfunding è da ricercarsi nei nuovi
incentivi fiscali della legge di bilancio 2017, che hanno portato la detrazione
fiscale per gli investimenti in startup e Pmi innovative dal 19% al 30%.
Con questa campagna CrowdFundMe offre il 5,7% del suo
capitale, partendo da una valutazione pre-money di 2,5 milioni di euro. La quota minima
investibile è di 250 euro e le risorse raccolte saranno utilizzate in per
allargare l’offerta di progetti ad un sempre maggiori numero di startup: “investimento
in persone, marketing e partnership per realizzare uno scouting più diffuso e
trovare le idee più promettenti”. Inoltre il team di CrowdFundMe vuole
potenziarsi per dare maggiore supporto agli investitori in occasione delle
raccolte, chiarendo ogni dubbio dei sottoscrittori e rendendoli sempre più
consapevoli. Infine, l’obiettivo più
ambizioso: rendere più liquido l’investimento in startup, mettendo le basi di “un
punto di incontro trasparente per lo scambio di quote ed azioni acquisite
tramite CrowdFundMe”.