Ferrero comprerà Ferrara Candy Company, la terza più grande azienda dolciaria (no cioccolato) degli Stati Uniti, fondo di private equity L Catterton (nato dalla fusione dei fondi L Capital e Catterton), che aveva acquistato l’azienda nel 2012 alla morte di Nello Ferrara, figlio del fondatore Salvatore (si veda qui il comunicato stampa).
Il closing dovrebbe avvenire nel quarto trimestre di quest‘anno. Si tratta della seconda acquisizione per Ferrero negli Usa nel 2017, dopo avere annunciato nella scorsa primavera un accordo per l’acquisto del produttore di cioccolata Fannie May Confections Brands.
Fondata nel 1908, Ferrara è specializzata soprattutto nelle caramelle gommose e in dolciumi stagionali, è conosciuta per i marchi Trolli, Brachs e Black Forest Organics.
A inizio anno Ferrara aveva anche presentato alla Sec la domanda di ammissione alla quotazione, ma poi L Catterton ha preferito la strada della vendita. Nei mesi scorsi si dice siano arrivatevarie offerte, con il private equity canadese Onex che era stato dato per vincitore dell’asta (si veda Reuters). In realtà però lo scorso febbraio L Catterton aveva bloccato il processo. Allora si diceva che L Catterton puntasse a una valutazione complessiva di oltre 1,3 miliardi di dollari (si veda Reuters).
Stando a Moody’s, Ferrara ha archiviato i dodici mesi al 31 dicembre 2016 con ricavi preliminari pari a circa 859 milioni di dollari, ha debito senior di 535 milioni di dollari, pari a 6,4 volte l’ebitda (si veda qui il report di Moody’s).
Il gruppo Ferrero ha chiuso invece il bilancio consolidato al 31 agosto 2016 con 10,3 miliardi di euro di ricavi (da 9,5 miliardi dell’esercizio 2015) e con un ebitda di 1,6 miliardi (da 1,4 miliardi) e un utile netto di 793 milioni di euro (dai 514 milioni al 31 agosto 2015).