Ha già raccolto 6 milioni di dollari tra i cosiddetti family&friends e ora sta chiudendo la raccolta di altri 10 milioni di dollari tra investitori internazionali specializzati come venture capitalist e family office, per poi arrivare all’ultima settimana di maggio all’ultima fase, quella pubblica, della sua ICO (initial coin offering) e raccogliere gli ultimi 4 milioni. La startup si chiama Xriba, è nata solo sei mesi fa, ma ha un progetto molto ambizioso, di respiro globale. Il fondatore è Gianluca Massini Rosati, un imprenditore seriale, che in passato ha investito in real estate ed energie rinnovabili, e che nell’ultimo paio d’anni ha invece lanciato e sviluppato Soluzione Tasse srl, uno studio di consulenza fiscale alle piccole e medie imprese, che oggi conta una trentina di commercialisti e fattura circa 7 milioni di euro. “Mi sono chiesto se esistesse un modo di rendere semplice e veloce la registrazione della contabilità aziendale e ho deciso di investire nello sviluppo di un software di intelligenza artificiale che potesse essere in grado di trasferire direttamente al sistema di contabilità aziendale anche gli scontrini più piccoli in una frazione del tempo tradizionalmente necessario. Il tutto utilizzando la tecnologia blockchain per caricare i dati, con tutta una serie di potenziali implicazioni di sviluppo di altri business”, ha spiegato a MF Milano Finanza Rosati, a margine del primo Italian Fintech Forum organizzato ieri a Milano da lui stesso insieme ad altre società fintech, che ha riscosso un grande successo di pubblico tra startup e investitori.
Questi ultimi arrivavano da tutto il mondo. D’altra parte il numero degli investitori specializzati sta crescendo di pari passo ai volumi raccolti dalle ICOs: la piattaforma CoinSchedule calcola che da inizio anno a oggi siano stati raccolti già oltre 5,9 miliardi di dollari da 171 ICOs, dopo i 3,88 miliardi raccolti in tutto il 2017 da 201 progetti (si veda altro articolo di BeBeez).
Così ieri al Forum c’era per esempio Ian Morley, decano dei gestori di hedge fund Usa e fondatore e primo presidente della Alternative Investment Management Association (AIMA), l’associazione globale dei gestori hedge, che conta oggi oltre 1900 società associate per un totale di oltre 2 mila miliardi di dollari di asset in gestione. Morley oggi fa il business angel ed era al Forum perché, ha spiegato a MF Milano Finanza, “amo l’Italia, ho una casa a Orvieto e conosco da tempo Rovati e lo stimo. In Italia ho investito in XTriba e in precedenza nel business delle energie rinnovabili. Investo il mio denaro tramite il mio family office Wentworth Hall Consultancy e in media ho un portafoglio di 20-30 startup. Sono investimenti rischiosi, ma mi basta che 3-4 di questi investimenti abbia successo per garantirmi una guadagno sufficiente a coprire le perdite degli altri e a portare a casa un ritorno adeguato”. Al Forum ieri c’era anche Henry Liu, responsabile degli investimenti di Yeoman’s Capital, family office di Austin in Texas fondato dallo startupper seriale e multimilionario statunitense David Johnston e che oggi lavora per aiutare a investire i capitali dei nuovi milionari in criptovalute. Liu, un ex Facebook con forte esperienza nel settore dell’asset maangement, ha spiegato che “Johnston ha un track record molto forte nel settore. Nel 2013 è stato tra i cofondatori di BitAngels, il primo network di business angel dedicato esclusivamente all’investimento in startup del mondo delle criptovalute. Poi nel 2014 ha fondato il Dapps Fund , il primo fondo di cripto venture capital al mondo. Yeoman’s a sua volta è il primo family office al mondo specializzato in ICOs e investiamo su scala globale. Siamo presenti negli Usa e in Asia, mentre in Europa ci stiamo affacciando ora ed è per questo che oggi sono qui”.