Sarà una settimana cruciale questa per il Milan, dopo che lo scorso venerdì 22 giugno non è arrivato il versamento da parte di Yonghong Li dell’ultima tranche da 32 milioni di euro dell’aumento di capitale nelle casse del club rossonero. A versare il denaro ci penserà quindi il fondo Elliott, che potrà intervenire in base al diritto di surroga. Non solo.
Se entro il prossimo 10 luglio (ma c’è chi dice il 6 luglio) nessuno dovesse rimborsare Elliott, il fondo Usa diverrebbe proprietario a tutti gli effetti del Milan, senza dover attendere il prossimo ottobre, quando è in scadenza il debito della squadra di calcio di 303 milioni di euro. Come noto, infatti, anche in quel caso, se il debito non fosse rimborsato, Elliott potrebbe escutere il pegno sulle azioni del Milan e diventarne proprietario (si veda altro articolo di BeBeez).
Per evitare tutto questo Yonghong Li è alla ricerca di un socio, dotato della liquidità necessaria a rimborsare in prima battuta i 32 milioni a Elliott e acquistare tutto o parte del capitale del Milan in mano al finanziere cinese, in vista poi del rifinanziamento del debito a ottobre.
Al momento ci sono almeno due trattative aperte, mentre nelle prime ore del pomeriggio di oggi è prevista la notifica della sentenza della camera giudicante dell’Uefa sul financial fair play e i pronostici, fatti uscire dall’Uefa attraverso diversi canali istituzionali e non, sono negativi. Si parla di un anno fuori dall’Europa league con l’impegno a verificare nella stagione successiva l’avvenuta modifica dello scenario societario, con l’aggiunta di una multa da 30 milioni.
I contendenti in campo si diceva, sono due. Da un lato, c’è la famiglia Ricketts, affiancata dall’advisor Morgan Stanley, che ha confermato tramite comunicato stampa di essere interessata a rilevare il controllo del club rossonero (si veda l’Ansa). La nota precisa che l’offerta non vede coinvolto solo Thomas Ricketts, il patron della squadra di baseball Chicago Cubs, ma l’intera sua famiglia, che secondo Forbes è la sessantaseiesima famiglia più ricca degli Usa.
La nota recita infatti nel dettaglio che “la famiglia Ricketts (non solo Tom) è interessata ad acquisire una partecipazione di controllo nell’AC Milan. Mentre Tom è la persona di riferimento, l’intera famiglia e le intere risorse finanziarie della famiglia sono coinvolte in questa vicenda, proprio come la proprietà dei Cubs. I Ricketts, grazie a investimenti a lungo termine, hanno portato i Chicago Cubs a vincere un campionato (la squadra fondata nel 1870 ha vinto il campionato Usa per la prima volta dopo 108 anni, non vinceva dal 1908, ndr) e sono stati grandi amministratori del club. Porterebbero lo stesso approccio al Milan. Non ci sarebbero modifiche rapide ma investimenti a lungo termine per assicurare un successo duraturo”.
L’altro pretendente, invece, è Rocco Commisso, il magnate della media company statunitense Mediacom, di origini calabresi, che si è fatto avanti affiancato dall’advisor Goldman Sachs (si veda La Gazzetta dello Sport). Accreditato da Forbes di un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari, Commisso nel 2017 ha acquistato la squadra di calcio dei New York Cosmos, la squadra che portò negli Usa Pelè negli anni ’70. Trasferitosi dalla Calabria negli Usa all’età di 12 anni, l’imprenditore ha fatto fortuna nel settore della tv via cavo e ha poi ceduto la sua Cablevision Industry nel 1995 a Time Warner. Nello stesso anno ha fondato Mediacom, società con base a New York, di cui è ceo.