Ci sono vari fondi di private equity internazionali, oltre a Kkr, che corteggiano FCA per comprare Magneti Marelli, la società produttrice di componenti auto del gruppo automobilistico ora guidato dall’amministratore delegato Mike Manley. Lo scorso aprile, quando ancora era ad Sergio Marchionne, mancato lo scorso luglio, era stato deciso lo scorporo e la quotazione a Piazza Affari di Magneti Marelli tra fine 2018 e inizio 2019 (si veda qui il comunicato stampa).
La notizia della trattativa tra FCA e Kkr è stata data a metà giornata lo scorso 22 agosto dal Wall Street Journal , che ha anche riferito che la società potrebbe essere valutata tra i 3,23 e i 6 miliardi di euro, con una forchetta più probabile tra i 4 e i 5 miliardi. Poche ore dopo Bloomberg ha precisato che Kkr potrebbe condurre l’acquisizione tramite la controllata giapponese Calsonic Kansei Corp, acquisita lo scorso anno da Nissan Motor Co e altri azionisti per circa 4,5 miliardi di dollari e che le due società, di dimensioni simili, potrebbero essere fuse per dar vita a un grande gruppo leader di settore a livello mondiale da 18 miliardi di euro di fatturato. Sempre lo stesso giorno, FCA non ha voluto commentare i rumor, ma ha tenuto a precisare che continua nelle procedure di scorporo della società, pur valutando alternative.
Sempre secondo Bloomberg, Kkr non sarebbe l’unico soggetto interessato all’operazione. In particolare si parla di un non meglio precisato fornitore di componenti auto asiatico e degli operatori di private equity Apollo Global Management e Bain Capital.
Magneti Marelli conta oltre 43 mila dipendenti, 86 stabilimenti di produzione e 14 centri di ricerca e sviluppo (comprese le joint venture). Il gruppo ha una presenza in 19 paesi e fornisce tutti i principali gruppi automobilistici del mondo. Il 38% dei ricavi di Magneti Marelli nel 2017 è derivato dalle vendite al gruppo FCA. Il bilancio 2017 non è ancora disponibile, ma nel 2016 i ricavi sono stati 7,9 miliardi di euro.