Buzzoole, startup che ha sviluppato la prima piattaforma italiana che permette alle imprese di identificare qualitativamente i propri influencer sui social network e, grazie a loro, di generare passaparola online, ha annunciato ieri un nuovo round di investimento da 7,8 milioni di euro. Al round hanno partecipato StarTIP (gruppo Tamburi Investment Partners) e il fondo Vertis Venture 2 Scaleup, affiancati anche dai precedenti azionisti Impulse VC (che fa capo al finanziere russo Roman Abramovich) e R301 Capital. Al round hanno partecipato anche Brahma AG, Panda Partecipazioni e ScaleIT Ventures (si veda qui il comunicato stampa).
L’aumento di capitale contribuirà al potenziamento del programma di espansione internazionale, in particolare in UK e USA, al consolidamento della leadership nel mercato italiano, nonché agli investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico e di prodotto per rispondere alle esigenze di misurazione, trasparenza ed education di aziende e influencer.
Fondata nel 2013 a Napoli da Fabrizio Perrone, Gennaro Varriale, Luca Pignataro e Luca Camillo, Buzzoole nel gennaio 2017 aveva incassato un round da 830 mila dollari attraverso convertible note (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritte da Impulse VC, mentre nel luglio 2015 la startup aveva incassato un primo round da 470 mila euro sottoscritto da R301 Capital (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza aveva investito in Buzzoole anche Expert System spa, società quotata all’Aim e leader in tecnologia semantica per la gestione delle informazioni e dei big data (si veda altro articolo di BeBeez), mentre nel novembre 2013 56CUBE, il venture incubator di startup innovative digitali nel Sud Italia, nato all’interno di Digital Magics, aveva investito in Buzzoole 180 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La società, che si appresta a chiudere il 2018 con un giro d’affari vicino agli 8 milioni di euro, a inizio ottobre era stata selezionata tra le undici società italiane parte di un gruppo di 135 società europee scelte per partecipare al programma formativo Techshare organizzato da Euronext (si veda altro articolo di BeBeez).