Conto alla rovescia per la quotazione in Borsa della piattaforma italiana di equity crowdfunding CrowdFundMe. La società ha presentato il 7 marzo la comunicazione di pre-ammissione, funzionale all’ammissione alle negoziazioni delle sue azioni sul segmento Aim di Borsa Italiana.Il documento di ammissione sarà messo a disposizione degli investitori istituzionali e retail ((quest’ultimo gestito da Directa sim) a partire da domani. La domanda di ammissione vera e propria è prevista per il 18 marzo 2019 e la quotazione indicativamente per il 25 marzo (si veda qui il comunicato stampa). CrowdFundMe è il primo portale di equity crowfunding che arriva a quotarsi in Borsa.
Il nominated advisor (nomad) e global coordinator dell’operazione è EnVent Capital Markets, Directa Sim spa è il collocatore retail online, Ambromobiliare agisce in qualità di advisor finanziario, Chiomenti è l’advisor legale, mentre quello fiscale è lo Studio tributario associato Facchini, Rossi & Soci. La società di revisione e advisor strategico del piano è Deloitte.
La quotazione di CrowdFundMe era attesa fin dal novembre scorso, quando la società aveva incontrato i potenziali investitori istituzionali in roadshow, annunciando che l’obiettivo era raccogliere 3-5 milioni di euro per quotarsi appunto all’Aim Italia (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’estate 2017 CrowdFundMe aveva condotto un aumento di capitale ricorrendo a una campagna di equity crowdfunding ospitata sulla sua stessa piattaforma, raccogliendo 278 mila euro dal crowd, per il 10% del capitale, su un target minimo di 150 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Una mossa che però non era piaciuta alla Consob, sebbene l’autoquotazione dei portali su loro stessi sia permessa. Allora Consob aveva comminato a CrowdFundMe una sanzione amministrativa da 12 mila euro, contestandole la violazione dell’art. 50–quinquies del TUF e dell’art. 13, comma 1, del Regolamento Consob n. 18592/2013, che impongono ai gestori di portali di operare con diligenza, correttezza e trasparenza evitando che gli eventuali conflitti di interesse che potrebbero insorgere nello svolgimento dell’attività di gestione di portali incidano negativamente sugli interessi degli investitori (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2013 da Tommaso Baldissera Pacchetti, CrowdFundMe da allora, ha raccolto investimenti per 13,45 milioni di euro (collocandosi al secondo posto nella classifica di CrowdfundingBuzz, dopo Mamacrowd con 15,7 milioni) e chiuso 45 campagne di successo, con oltre 6.500 investimenti da parte di investitori retail e professionali. Tra queste, spicca quella per Glass to Power, che realizza pannelli fotovoltaici trasparenti, che ha raccolto 2,25 milioni di euro su CrowdFundMe: si tratta della maggiore campagna conclusa con successo in Italia nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Da novembre 2018, è la prima piattaforma di equity crowdfunding in Italia che, grazie ad un accordo siglato con Directa Sim, permette di “rubricare” le quote degli investitori che partecipecipano alle operazioni di crowdfunding, con l’obiettivo di rendere più liquidi i prodotti finanziari offerti dalle società a responsabilità limitata, sulla base di un accordo siglato lo scorso luglio (si veda altro articolo di BeBeez). La rubricazione, prevista dall’art. 100 ter del TUF, è una sorta di intestazione fiduciaria delle quote, è infatti un servizio che consente agli investitori in società non quotate di poter trasferire quote senza dover passare da notai o commercialisti. Directa sim gestirà le quote per conto terzi, facilitando lo scambio tra i soggetti interessati.