Il Gruppo PSC spa, gruppo specializzato nel settore dell’impiantistica elettromeccanica e termica, ha emesso un minibond da 25 milioni di euro, che è stato sottoscritto per 10 milioni di euro Anthilia Capital Partners (tramite il fondo di private debt Anthilia BIT 3), per altri 10 milioni Amundi sgr e per 5 milioni Riello Investimenti Partners sgr. Unicredit è stata placement agent, lo studio legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners ha assistito il Gruppo PSC e Legance ha assistito i sottoscrittori (si veda qui il comunicato stampa di Psc e qui quello di Unicredit).
Il prestito obbligazionario ha scadenza il 31 marzo 2025, un rendimento del 5,5%, una vita media di circa 5 anni e un rimborso amortizing concentrato per il 70% negli ultimi 18 mesi di ammortamento.
Per PSC si tratta della quarta emissione obbligazionaria, dopo altre tre quotate all’ExtraMot Pro. Due bond da 5 milioni di euro ciascuno erano stati emessi a dicembre 2016, uno con scadenza dicembre 2022 e cedola 5% e l’altro con scadenza 2023 e cedola 5,4% (si veda altro articolo di BeBeez). Il bond al 2022 era stato sottoscritto dai fondi Anthilia BIT e Anthilia Parallel gestiti da Anthilia Capital Partners sgr ed è dotato di garanzia da parte del Fei, mentre l’altro bond era stato sottoscritto da Banca Popolare di Sondrio.
Nell’agosto 2014 il gruppo Psc aveva invece quotato all’ExtraMot Pro un minibond da 5 milioni di euro a scadenza agosto 2019 con cedola fissa del 6%. Il bond era stato interamente sottoscritto in emissione dal fondo minibond di Finint Investments sgr (si veda altro articolo di BeBeez). A dicembre 2016, poi, contestualmente all’emissione degli altri due bond, la scadenza del primo titolo era stata allungata all’agosto 2021 (si veda qui la sezione del sito di PSC dedicata agli obbligazionisti).
Il Gruppo PSC, con sede a Roma, fondato alla fine degli anni ’50 come ditta artigiana di installazione e manutenzione di impianti elettrici, nell’arco di circa 60 anni è riuscito a posizionarsi come leader nel settore italiano delle infrastrutture per poi intraprendere con successo un ambizioso progetto di diversificazione e internazionalizzazione. Attivo in Italia e all’estero, PSC opera per committenti dal respiro internazionale e in modo diretto con partner come Enel, RFI, Trenitalia, Fincantieri, OpenFiber nel mercato delle tecnologie ferroviarie, navali, antincendio e delle reti di energia.
Il gruppo, controllato da PSC Partecipazioni spa, holding della famiglia Pesce, è partecipato per una quota del 9,6% del capitale da Simest (si veda altro articolo di BeBeez) e per una quota del 10% da Fincantieri. A oggi il gruppo presenta un portafoglio ordini di oltre 700 milioni di euro. Il bilancio 2018 ha registrato ricavi per 191,3 milioni di euro (da 140,9 milioni nel 2017) con un ebitda di 21,2 milioni (da 15,7 milioni), a fronte di un debito finanziario netto di 67,9 milioni (da 25,6 milioni).
La nuova emissione di PSC consentirà a PSC di finanziare investimenti a supporto del portafoglio ordini e dello sviluppo del business con acquisizioni strategiche di società target. “L’operazione, oltre a ottimizzare la struttura finanziaria, si inserisce perfettamente nel piano di crescita della società, indirizzato a uno sviluppo sia per linee interne, attraverso il potenziamento dell’offerta, che per linee esterne, attraverso l’acquisizione di nuove società”, ha spiegato Umberto Pesce, presidente del Gruppo PSC.