Sono arrivate lo scorso 8 aprile le offerte vincolanti per il controllo di Brisa-Auto Estradas de Portugal, gestore e concessionario di 15 autostrade in Portogallo con una rete di circa 1.628 chilometri. A vendere sono Arcus Infrastructure Partner e l’imprenditore José de Mello, che possiedono il 40% ciascuno di Brisa.
Secondo Mergermarket, le offerte sono arrivate da cinque degli investitori che erano stati selezionati lo scorso gennaio per superare la prima fase dell’asta (si veda altro articolo di BeBeez) e cioé la cordata Gruppo Gavio-Ardian, il fondo pensione olandese Apg (che controlla il gruppo Itinere, società concessionaria di autostrade in nord della Spagna), i gruppi spagnoli Abertis (controllata da Atlantia) e Globalvia; un consorzio formato da China State Construction Engineering Corporation e Cnic Corporation; e il gruppo giapponese Marubeni.
Lo scorso gennaio ad aver superato la prima fase dell’asta, secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal giornale spagnolo L’Economista, erano stati anche le spagnole Roadis, controllata dal fondo pensione canadese PSP Investments, e Aleatica, controllata dal fondo australiano IFM Investors; il fondo australiano Macquarie e i fondi pensione canadesi CDPQ e CPPIB.
Per Brisa, che nel 2018 ha generato un fatturato di 746 milioni di euro e un ebitda di 554, lo scorso gennaio circolava una valutazione di circa 3 miliardi di euro, ma ora si dice che la valutazione sia scesa ora sotto i 3 miliardi a causa della diminuzione del traffico su strada del 7% dovuta all’emergenza sanitaria innescata dal coronavirus.
La famiglia Gavio, tramite la holding Aurelia srl, aveva sottoscritto con Ardian Infrastructure un Memorandum of Understanding non vincolante nell’aprile 2018 per sviluppare una partnership strategica destinata al rafforzamento del Gruppo Astm/Sias, quotato a Piazza Affari, nel settore delle infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez). L’accordo era poi stato siglato definitivamente nell’agosto successivo (si veda qui il comunicato stampa). Ardian ha così comprato il 40%, di Nuova Argo Finanziaria spa, società che detiene il 58,56% di ASTM spa, che a sua volta detiene il 63,41% di Sias. L’obiettivo della partnership era proprio quella di un’ulteriore espansione internazionale del gruppo, mettendolo in grado di cogliere le grandi opportunità del mercato in Europa, in America Latina e negli Stati Uniti.