Inwit (Infrastrutture Wireless Italiane) spa si è allineata ieri a Piazza Affari al prezzo di vendita delle quote detenute da Tim e Vodafone, appena conclusa, con un accelerated book-building riservato a investitori istituzionali.
BofA Securities, Banca Imi, Goldman Sachs International e UBS hanno agito in qualità di joint global coordinator e joint bookrunner.
Il titolo aveva chiuso a 10,73 euro mercoledì 22 aprile, mentre ieri ha chiuso a 9,8 euro. Tim ieri mattina ha infatti annunciato di aver venduto 41,7 milioni di azioni Inwit pari a circa il 4,3% del capitale, al prezzo di 9,60 euro per azione, incassando 400 milioni di euro. La stessa quota è stata venduta da Vodafone, con un aumento del flottante di Inwit di più di un terzo. La quota di Tim e Vodafone è scesa così dal 37,2% al 33,2% ciascuno (si veda qui il comunicato stampa di Tim). Vodafone e Tim hanno assunto, in linea con la prassi di mercato, un impegno di lock-up sulle azioni residue direttamente e indirettamente in Inwit per un periodo di 90 giorni dalla data di regolamento dell’operazione.
La società proprietaria delle torri di telefonia mobile di Tim quotata a Piazza Affari, a fine marzo si è fusa con Vodafone Towers srl, la società proprietaria delle torri di telefonia mobile di Vodafone (si veda qui il comunicato stampa). Il via libera della Commissione europea era arrivato a inizio marzo (si veda altro articolo di BeBeez). L’integrazione delle infrastrutture passive di rete di Inwit e Vodafone Italia dà vita alla seconda più grande towerco quotata in Europa, con un portafoglio di oltre 22 mila torri.
Tim e Vodafone avevano annunciato che a valle dell’integrazione sarebbero scese al 50,1%, cioé a circa il 25% ciascuno del capitale della nuova Inwit, ed è a questo fine che stavano cercando una sponda tra i fondi. Per quanto riguarda Tim, era stato spiegato in conference call a marzo, doveva cedere il 12,4% della nuova Inwit per il quale intendeva incassare circa un miliardo di euro. I teaser erano partiti a fine gennaio, quando i primi nomi di fondi interessati che circolavano era quelli di Ardian Infrastructure (in cordata conCredit Agricole Assurances e Canson Capital Partners) e F2i (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente si è parlato anche di KKR come uno dei fondi interessati. Tuttavia, ora, causa coronavirus, l’operazione con i fondi è entrata in stand-by e nel frattempo Tim e Vodafone hanno deciso di iniziare a monetizzare sul mercato parte delle rispettive quote. Anche perché la performance del titolo Inwit è stata molto forte negli ultimi mesi (+30% da inizio anno) e quindi i prezzi di mercato siano diventati competitivi con quelli offerti dai fondi, che per di più per definizione avrebbero richieste anche in termini di governance.