Nexi, la PayTech quotata a Piazza Affari e controllata dai fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra, ha stipulato una partnership strategica con il colosso tecnologico americano Microsoft al fine di sostenere
l’open banking (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, la società Usa è entrata a far parte di Nexi Open, l’ecosistema per l’open banking recentemente lanciato da Nexi che oltre a offrire i servizi digitali della PayTech, coinvolge come partner le aziende più innovative del settore tecnologico e del fintech, acceleratori, incubatori di startup, società di consulenza e centri di ricerca. Nexi e Microsoft agiranno congiuntamente per accelerare lo sviluppo delle competenze digitali, facendo leva sui contenuti erogati dalle piattaforme Microsoft per l’e-learning. Infine, le due aziende rafforzeranno la collaborazione con il programma Microsoft for Startups, iniziativa che consentità a Nexi di accelerare la crescita di realtà innovative nel mondo fintech grazie al supporto tecnico e di business di Microsoft, in sinergia con il suo ruolo di cofondatore nel febbraio scorso del Fintech Hub di Milano (in partnership con Plug and Play; si veda altro articolo di BeBeez).
La partnership tra Microsoft e Nexi ha come obiettivo primario sfruttare le opportunità di creazione di nuovi prodotti e servizi offerte da cloud, intelligenza artificiale e i big data: tutti elementi che in ambito open banking e nei servizi finanziari in generale offrono grandi potenzialità di sviluppo. La collaborazione con Microsoft si aggiunge agli ingenti investimenti che Nexi ha già messo in campo con la creazione di un team di oltre 60 professionisti specializzati in intelligenza artificiale e advanced analytics che si occupano della creazione di prodotti altamente avanzati, come la app Nexi Business. L’ingresso di Microsoft in Nexi Open consente a Nexi di offrire alle proprie banche partner un’opportunità per accelerare ulteriormente la trasformazione tecnologica, per acquisire competenze digitali, per offrire prodotti e servizi sempre più personalizzati e di valore ai propri clienti, siano essi aziende o privati.
“La partnership con Microsoft ci permette di portare a bordo di Nexi Open uno dei principali player tecnologici a livello globale. L’accordo non è solo una testimonianza della prospettiva internazionale che caratterizza l’ecosistema che abbiamo creato in ambito open banking, ma è anche una dimostrazione che offriamo alle nostre banche partner soluzioni concrete che permettono lo sviluppo di servizi diversi e differenzianti che allargano il perimetro della loro offerta”, ha commentato Roberto Catanzaro, Business Development Director di Nexi.
Barbara Cominelli, Chief Operating Officer Microsoft Italia ha dichiarato: “Il settore dei servizi bancari sta attraversando una fase di profonda trasformazione, abilitata da nuovi modelli di interazione digitale. Grazie a questa collaborazione con Nexi, possiamo accelerare l’innovazione in questo mercato, portare nuovo valore a consumatori e investitori con un approccio aperto e che coinvolga diversi attori del mercato, da quelli consolidati fino alle startup e alle nuove idee imprenditoriali, unendo le forze sui temi della formazione e delle competenze digitali necessarie per creare servizi finanziari innovativi”.
Intanto sullo sfondo resta sempre la possibilità che Nexi si fonda con Sia, il gruppo leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento, controllato da Cdp Equity. A spingere per accelerare i tempi di una possibile fusione è la pressione messa sul mercato europeo dei pagamenti dall’acquisizione per 7,8 miliardi di Ingenico da parte di Worldline, in una fusione tutta francese, che crea il leader europeo e il quarto player globale nei servizi di pagamento elettronico, con 5,3 miliardi di ricavi proforma (si veda altro articolo di BeBeez). D’altra parte, a far propendere invece per una quotazione di Sia c’è il fatto che proprio Worldline, quotata a Parigi, è stata oggetto a fine aprile di un collocamento con una procedura di accelerated bookbuilding da parte della controllante Six Group, gestore della Borsa di Zurigo, che ha ceduto il 6% del capitale di Worldine per 675 milioni di euro. in un’operazione funzionale al finanziamento del takeover di Bolsas y Mercados Españoles da parte di Six. Il pacchetto azionario messo sul mercato ha ricevuto una domanda pari a 5 volte l’offerta (si veda qui SP Global).
Nell’aprile scorso, Nexi ha collocato 500 milioni di euro di obbligazioni senior unsecured equity-linked con scadenza 2027 (si veda altro articolo di BeBeez). I proventi derivanti dal collocamento saranno utilizzati per finanziare parte del corrispettivo previsto per l’acquisizione delle attività di merchant acquiring da Intesa Sanpaolo, con una corrispondente riduzione dell’importo concesso all’emittente nell’ambito del finanziamento bridge da alcuni joint bookrunner. Ricordiamo, infatti, che Intesa Sanpaolo nel dicembre scorso aveva annunciato che rileverà per 653 milioni di euro il 9,9% di Nexi, contestualmente all’acquisizione da parte di quest’ultima per un miliardo di euro delle attività di merchant acquiring del gruppo bancario (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione è ancora in attesa dell’ok dell’Antitrust Ue.
Nexi ha chiuso il 2019 con 984,1 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 502,5 milioni e una posizione finanziaria netta di 1,47 miliardi, in netto miglioramento dai 2,45 miliardi di fine 2018, grazie al rimborso e rifinanziamento del debito pregresso (si veda altro articolo di BeBeez) e alla generazione di cassa di periodo. In rapporto all’ebitda leva è quindi pari a 2,9 volte a fine 2019, in significativo miglioramento rispetto alle 5,8 volte di fine 2018 e alle 3,5 volte successivamente all’ipo dello scorso aprile (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
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