InSilicoTrials, pmi triestina che ha creato la prima piattaforma web dove effettuare test clinici, utilizzando modelli e simulazioni, invece che pazienti, ha incassato un round da 3 milioni di euro, guidato da United Ventures e sottoscritto anche da Pi Campus (si veda qui il comunicato stampa).
InSilicoTrials opera nell’ambito della tecnologia in silico, termine usato per indicare le campagne di sperimentazione clinica condotte tramite simulazioni al computer. La piattaforma sviluppata dalla società consente di ridurre i tempi e i costi di sviluppo di prodotto dal 40% al 60% , inclusi quelli necessari per ottenere le approvazioni da parte degli enti regolatori. Grazie al suo modello pay per use (ovvero si pagano solo le risorse impiegate), rende il mondo della simulazione disponibile non solo a pochi leader di mercato, ma a tutte le oltre 52.000 aziende medicali e 3.200 aziende farmaceutiche che operano sul mercato.
L’aumento di capitale supporterà il processo di rafforzamento e crescita della società, che lavora con ricercatori, agenzie regolatorie e università di tutto il mondo per identificare e integrare nella piattaforma i migliori modelli matematici disponibili per il settore medicale.
Si tratta del quinto round per InSilicoTrials, dopo quelli dell’ottobre 2017 (200 mila euro), marzo 2018 (100 mila euro), aprile 2018 (330 mila euro in equity crowdfunding su CrowFundMe, si veda altro articolo di BeBeez) e marzo 2019 da parte di Startup Health (si veda Crunchbase).
“Gli obiettivi dell’azienda sono molto ambiziosi: diventare il punto di riferimento per il modeling and simulation (M&S) del settore healthcare e rivoluzionarlo per migliorare la qualità della vita e delle cure dei pazienti di tutto il mondo. Se vogliamo rendere le cure mediche davvero alla portata di tutti, se vogliamo realizzare il sogno della medicina personalizzata dove il medico, in ospedale, è in grado di preparare operazioni chirurgiche complesse o stampare in 3D protesi che devono funzionare alla perfezione, allora è necessario guardare a tecnologie come la simulazione numerica integrata nei clinical trials. Ed è necessario far evolvere il modello di ricerca che oggi si sta rivelando sempre più lento ed inefficiente, costoso ed inadatto a rispondere ad esigenze come quelle della medicina personalizzata”, ha dichiarato dichiara Luca Emili, fondatore e ceo di InSilicoTrials.
Massimiliano Magrini, managing partner di United Ventures, ha spiegato: “A differenza che in ambito aerospaziale o automotive, il settore Healthcare & Life Sciences deve ancora recepire su vasta scala la portata rivoluzionaria dei software di simulazione. InsilicoTrials si pone l’obiettivo di portare le logiche di digitalizzazione tramite lo sviluppo di una piattaforma accessibile e interoperabile a un settore critico per il benessere collettivo come quello dello sviluppo dei farmaci e dei device medicali, valorizzando i modelli prodotti dalla ricerca scientifica. Un progetto in cui abbiamo riscontrato quelle caratteristiche – tecnologia, visione, spirito imprenditoriale – che guidano la nostra tesi di investimento.”
InsilicoTrials è stata fondata a Trieste nel maggio 2016 da Luca Emili, membro del Cloud Security Consultative Group di EMA (European Medicines Agency) e leader nell’Avicenna Alliance (associazione per la medicina predittiva che riunisce organizzazioni di ricerca e aziende leader del settore come Medtronic, Johnson & Johnson, Cipla, Servier e Boston Scientific) della task force che collabora con FDA (Food and Drug Administration) sulle Good Simulation Practices for Health Technologies. L’iniziativa è supportata anche dal European Economic and Social Affairs Committee (EESC) della Commissione europea, nell’ambito delle proposte per contrastare il Covid-19. Prima di InSilicoTrials, Luca Emili è stato fondatore di Promeditec, azienda che opera proprio nell’ambito dell’automazione per i clinical trials, e prima ancora amministratore delegato di Emaze e docente alla MIB School of Management di Trieste. A capo del dipartimento di ricerca e sviluppo di InsilicoTrials c’è la co-fondatrice Roberta Bursi, PhD in chimica computazionale e oltre 25 anni di esperienza nel settore drug&med tech (Organon, Schering-Plough, Merck, Grunenthal) che nel settore farmaceutico ha portato avanti innovazioni significative usando modelli anche nello sviluppo ed approvazione di farmaci per il settore pediatrico.