Atum Technologies & Solutions, system integrator, produttore di software e abilitatore insurtech milanese, ha comprato Tecso (Tecnologia e Consulenza per Sistemi Organizzativi srl), società specializzata in analytics, big data e information governance (si veda qui il comunicato stampa).
Con sedi a Roma e Rende (Cosenza), Tecso ha fatto della Ricerca e Sviluppo uno dei punti chiave del proprio business sia internamente, sia tramite la stretta collaborazione con università ed enti di ricerca. Nel 2020 Tecso è riuscita ad aggiudicarsi un progetto sostenuto dal MISE proprio sulla profilazione del dato sul soggetto in ambito sanitario e assicurativo. Il progetto denominato Laocoonte, della durata di 24 mesi e del valore complessivo superiore ai 3 milioni di euro, si avvale del Fondo per la Crescita Sostenibile (F.C.S.) nell’ambito della Procedura valutativa a Sportello Fabbrica Intelligente DM 5/3/2018. Obiettivo del progetto, la realizzazione di una piattaforma software per l’analisi dei workflow, la prognostica e il supporto alle decisioni in ambienti complessi.
Con sede a Milano, Atum è una giovane software factory dalla struttura dinamica e reattiva, nata a fine 2015 dalla collaborazione di un team di professionisti con oltre vent’anni di esperienza professionale nel mercato assicurativo. Grazie a questa aggregazione di esperienze e competenze specifiche, negli anni Atum si è imposta come abilitatore insurtech con un forte orientamento all’innovazione tecnologica e di processo. Con la sua soluzione asset FEWFINe, Atum ha tradotto concretamente la sua vision aziendale anche per le compagnie assicurative, banche, broker ed intermediari, proponendo il suo front end evoluto che accorpa in un unico applicativo tutte le funzionalità utili per il collocamento, la vendita e il post-vendita di prodotti danni, vita e sinistri. La società ha chiuso il 2019 con ricavi per 1,69 milioni di euro, un ebitda di 211 mila euro e una liquidità netta di 633 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
L’acquisizione valorizza la competenza verticale e ad alto valore aggiunto propria di Tecso su analytics, big data, data management, algoritmi di mining e machine learning, know how che va ad integrare e completare l’offerta della proposizione di Atum verso le compagnie assicurative e di bancassicurazione, nella direzione insurtech. L’accordo permette la messa a terra dei rispettivi asset aziendali e l’integrazione del front end FEWFINe di Atum, un portale evoluto che accorpa in un unico applicativo tutte le funzionalità utili per il collocamento, la vendita e il post-vendita di prodotti Danni, Vita e sinistri, con la piattaforma di data governance di Tecso, specializzata nella gestione e analisi del dato sul soggetto.
Fabio Piccinini, ceo e fondatore di Atum, sottolineato che: “l’acquisizione di una realtà tecnologicamente avanzata come Tecso, con cui negli anni abbiamo costruito sinergie importanti su più clienti, va proprio nella direzione della valorizzazione e messa a sistema di questa loro verticalizzazione sulla data governance e analytics, temi assolutamente centrali nell’evoluzione digital in atto nel settore insurance e insurtech. L’accordo consente, inoltre, ad Atum di proporsi anche sulla piazza romana/nazionale e crea un collegamento importante con il mondo accademico, sia per l’attenzione a tutto ciò che è innovazione tecnologica, sia nella direzione di un’integrazione fattiva tra università e aziende, per la valorizzazione di neolaureati in ambito informatico e ICT”.
Luciano Polinari, ceo di Tecso, ha commentato: “Siamo molto contenti dell’acquisizione da parte di Atum con la quale siamo legati da una visione comune in termini di approccio di lavoro e di valorizzazione delle competenze. Nasce così una nuova realtà produttiva molto più forte sul mercato ICT, con un’offerta ampia e specifica per il settore insurance in cui operiamo. Siamo fiduciosi in una crescita rapida ma sostenibile in tempi brevi”.