BacktoWork, società partecipato da Intesa Sanpaolo specializzata nel far incontrare le imprese alla ricerca di capitali con manager-investitori e gestore dell’omonima piattaforma di equity crowdfunding, ha lanciato la bacheca di scambio quote (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta di uno strumento previsto nell’ultimo Regolamento Consob sull’equity crowdfunding (si veda altro articolo di BeBeez) e che si propone di migliorare sensibilmente l’esperienza di chi vuole liquidare le proprie quote o cercare nuove opportunità di investimento. Gli investitori, infatti, non solo avranno meno difficoltà a trovare un potenziale acquirente per le quote di startup e pmi acquisite (anche) tramite una campagna di equity crowdfunding, ma avranno anche accesso a ulteriori opportunità di investimento: il tutto grazie a uno strumento facile, intuitivo e soprattutto trasparente. La compravendita di quote di società a responsabilità limitata sarà anche contenuta nei costi, grazie al servizio di rubricazione delle quote offerto da Directa sim, che già dalle ultime campagne è stato messo a disposizione degli investitori di BacktoWork.
“Se l’avvento delle piattaforme di equity crowdfunding ha permesso all’investitore di accedere ad un ampio del flow dal proprio pc o tablet, così la nostra bacheca permetterà di gestire con una modalità sicura e trasparente le quote acquisite. Tramite la bacheca vogliamo ridurre per i nostri investitori la difficoltà oggettiva di trovare un eventuale compratore o venditore, facendo di fatto un primo passo verso un mercato più liquido”, ha commentato Alberto Bassi, amministratore delegato di BacktoWork.
Intesa Sanpaolo ha rilevato dal suo corporate venture capital Neva Finventures la sua quota del portale italiano di equity crowdfunding BacktoWork nel settembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Neva Finventures aveva investito 4 milioni di euro in aumento di capitale per una quota di minoranza di BacktoWork nel giugno 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). BackToWork24 era stata oggetto di un reverse merger nell’agosto 2018 con Equinvest srl, la società che gestiva l’omonima piattaforma di equity crowdfunding, fondata da Fabio Bancalà con altri quattro soci (si veda altro articolo di BeBeez). A sua volta BackToWork24 era allora da poco di piena proprietà della famiglia Bassi (tramite Ipb Holding), che aveva rilevato dal gruppo 24 Ore il 90% del capitale che ancora non possedeva (si veda altro articolo di BeBeez). BacktoWork24 spa era stata acquisita da Equivest srl che era stata poi ribattezzata BackToWork24, mantenendo così la caratteristica di startup innovativa. La nuova BacktoWork24 era quindi controllata con il 30% ciascuno da Alberto Bassi e da Fabio Bancalà (fondatore di Equinvest), mentre il resto del capitale era distribuito per il 15% tra i manager di Equinvest e BackToWork24 e per il resto tra gli altri azionisti-investitori di Equinvest. A valle dell’operazione con Neva Finventure, i vecchi soci si sono diluiti in maniera proporzionale.