EOS Investment Management, la società di gestione di fondi di alternativi inglese fondata da Ciro Mongillo, ha ceduto 23 impianti fotovoltaici italiani da 17 MW a Obton, gruppo danese leader negli investimenti in tecnologie sostenibili e il più grande investitore di parchi solari nel Nord Europa.
EOS IM è stata assistita da Grimaldi Studio Legale in qualità di legal advisor, Ernst & Young in qualità di financial and tax advisor ed EOS Consulting in qualità di technical advisor. Obton è stata seguita dallo studio legale Orrick, dallo studio fiscale Torresi e Associati e da Protos in qualità di technical advisor. Lo studio legale Orrick ha agito anche come transaction advisor per tutta l’operazione.
Gli impianti ceduti sono entrati in esercizio tra il 2011 ed il 2014 e sono situati in diverse Regioni italiane. Generano oltre 20 GWh all’anno, in grado di soddisfare i bisogni energetici annui di 8.000 famiglie, permettendo di conseguire un risparmio, rispetto all’energie prodotta da fonti fossili, di oltre 13 migliaia di tonnellate di CO₂.
Gli impianti rappresentano una parte del portafoglio del fondo Energy I (ex fondo Efesto), dedicato all’acquisto di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili già in attività e distribuiti solo sul territorio italiano (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo aveva infatti un portafoglio di 57 impianti (fotovoltaico ed eolico) per un totale di 65 MW di potenza. Il portafoglio del fondo, valutato circa 250 milioni di euro, è sul mercato da inizio 2019 e nel frattempo continua a produrre reddito (si veda altro articolo di BeBeez).
“Siamo orgogliosi di aver completato con successo la prima vendita del fondo Energy I a un primario operatore internazionale, a conferma del nostro consolidato posizionamento sul mercato europeo. Siamo contenti di condividere questa importante transazione con Obton con cui abbiamo in comune il ruolo di investitori focalizzati sui temi della sostenibilità e di operatori attivi nella transizione energetica in Europa”, ha commentato Natalino Mongillo, cofondatore e Partner di EOS IM. Andreas Ditlev Duckert, CFO di Obton, ha aggiunto: “Speriamo di intraprendere un percorso di futura collaborazione con il team di EOS IM, con il quale abbiamo contatti strategici che potranno assicurare la realizzazione di progetti reciprocamente vantaggiosi. Vediamo questo portafoglio come un’ottima opportunità di scalare il mercato italiano grazie all’acquisizione di un maggior numero di asset solari nel Paese. Questo ci rende più competitivi per future acquisizioni di ulteriori portafogli”.
Intanto EOS IM sta ha lanciato la raccolta del suo secondo fondo dedicato al settore delle energie rinnovabili. Lo ha detto a BeBeez lo scorso ottobre Ciro Mongillo, precisando che il fondo, lanciato a fine dicembre 2018 con un target di raccolta di 250 milioni di euro e un hard cap di 350 milioni, annuncerà a breve il suo primo closing attorno ai 100 milioni. Il veicolo era stato lanciato inizialmente con il nome EOS Energy Fund II Sicaf RAIF ed è stato ribattezzato EOS ReNewable Infrastructure. Tra gli investitori c’è per esempio Cassa Forense, che, come risulta dal bilancio 2019, si è impegnata per 20 milioni. Il fondo investirà in Europa, con particolare posizionamento in Italia, nello sviluppo di impianti nuovi in grid parity, senza sussidi e in grado di competere con le fonti tradizionali (si veda altro articolo di BeBeez).
Proprio per preparasi al cambio di strategia di investimento, nel dicembre 2018 EOS Investment Management aveva chiamato alla guida del fondo Giuseppe La Loggia (si veda altro articolo di BeBeez). Il manager, basato a Londra, è stato l’artefice del primo progetto di fotovoltaico in grid parity sviluppato in Italia e in Europa, quello di Montaldo di Castro (Viterbo), realizzato da La Loggia per Octopus Energy Investments (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2017 erano stati infatti connessi alla rete Terna 5 impianti di proprietà di Octopus per una potenza complessiva di oltre 63MW. A La Loggia EOS ha ora assegnato il compito di passare dal mercato incentivato (quello in cui ha operato appunto il fondo Efesto), a un mercato in grid parity su scala internazionale, privo di incentivi statali. Nel frattempo a La Loggia si è affiancato un team di professionisti dedicato.
Obton è un investitore danese leader nelle tecnologie sostenibili, con una particolare specializzazione nel fotovoltaico. Opera nel settore da oltre 10 anni e conta 85 dipendenti. Ha concluso 160 deal che hanno portato a 600 impianti solari. La società è il nono maggiore detentore di asset fotovoltaici a livello europeo secondo il rapporto della piattaforma Solarplaza (si veda qui il comunicato stampa). A fine 2019 contava oltre 700 progetti solari in tutto il mondo per una potenza totale di 867 MW. A questi impianti se ne sono aggiunti altri nel corso del 2020 per arrivare a una potenza complessiva di 982 MW. Il gruppo ha asset in gestione per oltre 1.9 miliardi di euro.
In Italia, Obton detiene altri impianti a Scorzè (Venezia), Filano (Potenza) e Potenza. Nel settembre scorso ha incassato da Intesa Sanpaolo un finanziamento in project finance per il suo portafoglio di 7 impianti fotovoltaici in Basilicata (si veda altro articolo di BeBeez). Nel maggio scorso la società danese aveva invece rifinanziato 15 impianti fotovoltaici italiani (si veda altro articolo di BeBeez). A gennaio aveva siglato un accordo per rifinanziare un portafoglio di 14 impianti fotovoltaici italiani da 24 MW complessivi in portafoglio al fondo d’investimento alternativo immobiliare Real Energy, gestito da Serenissima sgr, e sottoscritto da Obton (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’agosto 2019 Obton aveva invece rilevato 13 impianti fotovoltaici in esercizio in Puglia e Sardegna, della potenza complessiva di circa 15 MW che erano di Enfinity, società belga attiva nel settore delle energie rinnovabili (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo infine che Obton è uno degli investitori attualmente in corsa per rilevare un portafoglio di impianti fotovoltaici di E2E, controllato dall’imprenditore Gianluca Lancellotti (si veda altro articolo di BeBeez).