Officina Stellare, società vicentina quotata all’Aim Italia leader nelle tecnologie dei settori dell’aerospazio, della ricerca e della difesa, ha acquisito lo scorso dicembre il controllo di Dynamic Optics, startup innovativa e spinoff del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologia di Padova (IFN) (si veda qui il comunicato stampa). L’acquisizione di Dynamic Optics è avvenuta tramite l’acquisto di tutte le azioni del socio di minoranza Opto Engineering srl, corrispondenti al 35% delle quote a un prezzo di 150 mila euro. In aggiunta, la società, grazie a un aumento di capitale di ulteriori 150 mila euro, ha ottenuto la maggioranza con il 55% delle quote della spin-off. L’operazione è stata chiusa senza alcun ricorso ad indebitamento.
Dynamic Optics srl è una società con sede a Padova che si è distinta per i risultati conseguiti nello sviluppo e implementazione delle tecnologie di ottica adattiva (specchi e lenti deformabili, sensori di fronte d’onda e relativi controller, ecc.). Tali tecnologie, uniche sul panorama nazionale e raggiunte solo da pochissime altre aziende in tutto il mondo, sono state conseguite grazie ad anni di ricerca e sviluppo maturati all’interno del laboratorio di ottica adattiva dell’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR di Padova guidato da Stefano Bonora.
Officina Stellare ha anche siglato un accordo commerciale con Dynamic Opstics che mira a accelerare lo sviluppo delle tecnologie e dei prodotti chiave per il posizionamento strategico di Officina Stellare in alcuni dei suoi più importanti mercati come quello della comunicazione laser, anche basata su crittografazione quantistica, del ranging laser, dell’imaging ad alta risoluzione asservito al controllo del traffico orbitale e alla mitigazione del rischio da space debris (space situational awareness e space surveillance & tracking) ma anche alla diversificazione dei settori di mercato di interesse grazie alla consolidata presenza di Dynamic Optics srl nei settori della microscopia e della scienza della visione. Settori nei quali opera anche sfruttando alcuni importanti brevetti.
Ciò consente a Officina Stellare di compiere un ulteriore importante passo di crescita nell’acquisizione, anche per vie esterne, delle conoscenze e delle tecnologie necessarie al consolidamento della propria posizione di leadership negli usuali mercati di riferimento ma anche di diversificare, ampliando, il proprio campo di azione. L’importate risultato posiziona Officina stellare tra gli operatori più importanti sulla scena internazionale nel settore della fotonica e dei sistemi end-to-end di comunicazione e di imaging e si inserisce in un più ampio contesto volto a identificare Officina Stellare come acceleratore e incubatore tecnologico di startup innovative, al fine di agevolare lo sviluppo di tutte le tecnologie abilitanti che sono funzionali al conseguimento della posizione di leadership nel settore di mercato di riferimento, con un focalizzazione della propria attività mirata prima di tutto al consolidamento delle capacità, delle tecnologie e delle risorse disponibili sullo scenario italiano, e contribuendo alla costituzione di una forte filiera nazionale in grado di competere a livello internazionale nel campo delle tecnologie di eccellenza.
Officina Stellare è una pmi innovativa con sede legale a Sarcedo (Vicenza), che si distingue nel panorama industriale italiano e internazionale per la disponibilità interamente in-house delle conoscenze e dei processi necessari allo sviluppo, alla realizzazione e alla messa in funzione dei propri prodotti e sistemi. La società, oltre a essere impegnata in progetti di sperimentazione e ricerca in ambito spazio, annovera fra i suoi clienti istituti di ricerca e università prestigiose, agenzie spaziali, aziende private e società governative del mercato aerospaziale e della difesa, il tutto sia livello nazionale che internazionale. Officina Stellare sta inoltre procedendo con il proprio programma di investimenti, che prevede il rafforzamento della propria presenza nei mercati in cui è già protagonista, l’espansione verso nuovi settori di mercato propri della new space economy e la costruzione della “apace factory” italiana.