Il private equity Apax Partners France sta sondando il mercato per organizzare nel secondo trimestre 2021 la exit dalla società di consulenza italiana Bip, di cui possiede il 61,5%. Lo riferisce Il Sole 24 Ore, secondo cui l’asta si intreccia con quella in corso del system integrator Lutech, in quanto i suoi potenziali compratori potrebbero essere interessati anche a Bip.
Lutech a sua volta era stata messa in vendita nel febbraio 2020 dal fondo One Equity Partners (si veda altro articolo di BeBeez), ma il processo era stato messo in stand-by nell’ottobre 2020 perché il fondo puntava a una fusione con Techedge, sulla quale il fondo aveva lanciato un’opa (si veda altro articolo di BeBeez). L’offerta su Techedge però era stata mandata a monte dal ceo di Techedge, Domenico Restuccia, che in cordata con una serie di altri soci ha prima siglato un patto di sindacato anti-opa e poi lanciato a sua volta un’offerta pubblica (si veda altro articolo di BeBeez), che si è chiusa il 22 gennaio scorso con una massiccia adesione e che ha portato la cordata a possedere il 97,62% del capitale (si veda qui il comunicato stampa).
La exit di Apax costituirebbe il terzo giro di fondi per Bip, che in precedenza è stata in portafoglio ad Argos Soditic, che nel 2014 ne ha finanziato il management buyout da parte di 12 dirigenti, tra cui il fondatore e presidente Nino Lo Bianco, tuttora soci. Apax aveva poi acquisito una quota di controllo di Bip nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez), si dice per 200 milioni di euro, con l’impegno a investire altri 100 milioni per supportare la crescita per linee interne ed esterne dell’azienda. Bip è una società di consulenza strategica italiana, specializzata nell’affiancare le aziende nei processi di ricerca e adozione di soluzioni tecnologiche per supportarne la crescita internazionale. L’azienda oggi impiega oltre 2.600 persone a livello globale, che offrono servizi di consulenza direzionale e business integration in: Italia, Inghilterra, Spagna, Turchia, Brasile, Belgio, Svizzera, Austria, Stati Uniti, Emirati Arabi, Cile e Colombia.
Ricordiamo che nel luglio 2020 Bip ha vinto l’asta per acquistare il controllo della concorrente inglese Chaucer. A vendere sono stati i soci di Chaucer e il fondo di private equity inglese Growth Capital Partners (GCP), nel capitale della società di consulenza dal febbraio 2014 tramite il veicolo GCP Fund III, che ha reinvestito per una partecipazione di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nel marzo 2020 Bip ha acquisito Vidiemme, società milanese che sviluppa progetti di digital innovation in ambito web, mobile e nuove tecnologie, operativa anche a San Francisco con la controllata VDM Labs (si veda altro articolo di BeBeez). A gennaio 2020 Bip aveva ottenuto un finanziamento da 90 milioni di euro da un pool di banche composto da Bnp Paribas, Crèdit Agricole e Ubi Banca (si veda altro articolo di BeBeez). I capitali sono serviti a rifinanziare completamente il bond senior da 65 milioni di euro sottoscritto da Tikehau Capital nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) a supporto del buyout da parte di Apax (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ulteriori 25 milioni di euro del finanziamento erano invece destinati a finanziare future acquisizioni previste dal piano strategico della società.