Come ha scritto più volte BeBeez, BillaBong sta vivendo un periodo di difficoltà ed è in attesa di rifinanziamento. Ora, in un’ottica di ristrutturazione, pare che il marchio australiano stia per vendere la catena canadese West 49. L’accordo è stato siglato con Ym, grande gruppo fashion che ha, tra i suoi marchi, anche Urban planet, Bluenotes e Sirens e prevede la cessione dei 92 negozi per 8 milioni di euro circa. Inoltre, per due anni, Ym gestirà anche i sei negozi monomarca di Billabong e i due punti vendita Elements che si trovano in Canada per 24 milioni di euro. Billabong ha inoltre ricevuto da Centerbridge e da Oaktree 300 milioni di dollari che serviranno per coprire il prestito fattogli da Altamont consortium.
Continuano le difficoltà di BlackBerry. L’ad Thorsten Heins lascia il gruppo dopo che il fondo Fairfax financial ha faticato ha raccogliere i capitali per il buyout da 4,7 miliardi di dollari; infatti invece dell’operazione di buyout, insieme a una cordata di altri investitori, si è optato per una iniezione di liquidità, pari a un miliardo di dollari, direttamente in Blackberry sotto forma di debito convertibile che potrebbe diventare un pacchetto di azioni ordinarie di 10 dollari cadauna. Fairfax ha una quota del 10% in Blackberry, con un investimento di 250 milioni di dollari. Anche il fondo Cerberus aveva mostrato un certo interesse per la compagnia di telefonini ma è poi finito tutto in un nulla di fatto. Stessa sorte per Lenovo che ha dovuto abbandonare l’ipotesi acquisizione per ostacoli sulla sicurezza interna.
La società di servizi IT giapponese, NTT Data, ha acquisito interamente la società di consulenza spagnola, Everis, con la exit di 3i, Hutton Collins, Grupo Landon e Arianna IT. Lo scrive Unquote. L’operazione è stata fatta per 559 milioni di euro, debito incluso, secondo quanto riporta la stampa giapponese. Everis, manterrà la sua sede centrale in Spagna. Nel 2004, la società di consulenza è stata acquisita in un management buyout da Fujitsu operazione sostenuta da Apax Partners. Hutton Collins ha sostenuto poi l’azienda nel 2006 così come hanno fatto Apax e FManagers con rispettivamente il 38,2% e il 7% del capitale della società. Nel 2007, Apax e FManagers hanno venduto la loro quota combinata del 45% per circa 280 milioni di euro. Nello stesso anno, 3i ha investito 44 milioni di euro in cambio di una partecipazione di minoranza nella società. Nel 2008 , Hutton Collins ha iniettato 31 milioni di euro per aumentare la propria quota al 10,8%, diventando il terzo più grande azionista della società.