Sarà operativa da lunedì prossimo 3 marzo Epic sim, la società fondata dall’ex banker Andrea Crovetto (amministratore delegato) insieme al giurista Guido Ferrarini (presidente); a Stefano Visalli (partner McKinsey), ad Alceo Rapagna (chief digital officer di RCS) e all’ex Bain Capital, Sergio Ferrarini. Lo hanno annunciato ieri i manager alla stampa, precisando che Epic si propone come un marketplace che mette in contatto aziende di medie dimensioni (con fatturato compreso tra i 25 e i 500 milioni di euro) e potenziali investitori in equity (azioni) o debito (obbligazioni convertibili, minibond, cambiali finanziarie) per singoli investimenti di valore medio compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro. Epic, quindi, facilita le operazioni di investimento e finanziamento, senza occuparsene però né in veste di advisor nè in veste di collocatore.
Il perfezionamento delle operazioni, infatti, avverrà al di fuori della piattaforma, tramite la banca hub di regolamento (Bnp Paribas Securities Services) che farà da ponte tra la banca dell’investitore e quella dell’emittente e che successivamente, ogni tre mesi, procederà alla valutazione dei titoli emessi, indipendentemente dal fatto che questi titoli siano nel frattempo stati quotati o meno. E questo perché, hanno spiegato ieri Crovetto e Ferrarini, “i titoli quotati su ExtraMot Pro, per esempio, non sono ancora liquidi e quindi non è detto che il loro prezzo esprima davvero in ogni momento il reale valore dei titoli”. Quanto ai titoli non quotati, Epic sim potrà svolgere il ruolo di intermediario in caso di scambi sul mercato secondario.
Epic, che è una start up innovativa iscritta nell’apposito registro delle imprese e un intermediario finanziario autorizzato lo scorso dicembre da Consob e Banca d’Italia, ha infatti sviluppato una piattaforma web sulla quale le pmi possono avanzare richieste di finanziamento a una platea selezionata di investitori istitutionali e privati profesisonali ai sensi della direttiva Ue Mifid (il taglio minimo di investimento è di 100 mila euro per volta). Gli investitori, che avranno stipulato preventivamente un contratto quadro di servizio di investimento con Epic, pagheranno una quota annuale a Epic di 5 mila euro per aderire alla piattaforma e assicureranno una success fee a Epic nel caso di buon fine delle transazioni. Quanto alle aziende, che pure stipuleranno con Epic un contratto quadro e che per aderire pagheranno una quota annuale di 10 mila euro, dovranno superare un primo processo di selezione, che prevede, tra le condizioni necessarie per l’ammissione, la presentazione di tre bilanci di cui l’ultimo certificato e l’assegnazione di un rating pubblico (da parte di Cerved, Crif, Moody’s Analytics ae S&P’s) che sia di almeno BB.
Epic, da parte sua, metterà gli investitori in condizione di valutare le opportunità di investimento in modo rapido, efficiente ed economico, grazie alle informazioni reperibili sulla piattaforma in un formato standardizzato. In particoalre, l’azienda complierà un dossier coni dati aziendali rilevanti, il business paln e le caratteristiche del titolo in emissione, utilizzando i formati standard forniti da Epic. Epic arricchirà poi le informazioni con database esterni e ne invierà notifica agli investitori potenzialmente interessati. Una volta emessi i titoli, il monitoraggio dei covenant e la gestione di eventuali casi problematici sarà affidata a Cerved Credit Management.
La piattaforma alimenta e facilita il collegamento, il confronto e lo scambio di informazioni tra pmi e investitori, ma lascia autonomia di movimento: le aziende possono scegliere gli investitori ai quali presentare i propri titoli, gli investitori possono scegliere quale progetto analizzare ed eventualmente finanziare e con che importo, entrambi possono utilizzare un proprio advisor.
La tecnologia della piattaforma consente inoltre la realizzazione di un vero e proprio network digitale, che rende più fluido e continuo nel tempo il dialogo tra aziende e investitori e tra gli investitori stessi, creando una community che interagisce in modo social. In un’apposita area riservata il management delle pmi interagisce con gli investitori tramite web conference o forum con cadenze prestabilite, sia durante il periodo di offerta sia per tutta la durata del finanziamento. In questo modo gli investitori potranno essere aggiornati su tutti gli sviluppi della situazione e sull’avanzamento dei progetti delle imprese.
“Al momento in Europa non esiste nulla di simile a Epic e il nostro modello è assolutamente esportabile. Così, una volta consolidato in Italia, è nei nostri piani quello di ampliare l’operatività all’estero”, hanno anticipato ieri i manager.