Finlombarda ha pubblicato i bandi relativi al Pogetto minibond, annunciato lo scorso ottobre nell’ambito delle misure previste dalla L.R. 19 febbraio 2014, n. 11 “Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività”.
Sul sito di Finlombarda, è spiegato che l’iniziativa si rivolge alle imprese lombarde che hanno la potenzialità per emettere obbligazioni di una taglia tra 1 e 20 milioni di euro. Le imprese che aderiscono al Progetto Minibond richiedono la sottoscrizione di una quota massima del 40% della propria obbligazione da parte di Finlombarda (intendendosi che la quota rimanente sia a carico di altri Investitori Istituzionali); e la concessione di un voucher a fondo perduto per un massimo di 30 mila euro, ad abbattimento dei costi di emissione dell’obbligazione.
La dotazione complessiva del progetto è di 302,5 milioni di eurom di cui 300 milioni per l’operazione di emissione dei minibond e due milioni e mezzo per i voucher. Lo scorso ottobre si era parlato anche di 18 milioni per un fondo di garanzia a parziale copertura del rischio assunto dagli investitori che acquistano i minibond emessi dalle piccole e medie imprese. Dei 300 milioni di dotazione per la sottoscrizione di minibond, 120 milioni sono a carico di Finlombarda e gli altri 180 milioni sono invece a carico di Investitori Istituzionali convenzionati con Finlombarda.
I titoli potranno avere scadenza compresa tra 3 e 7 anni, potranno essere con struttura bullet o amortizing, essere secured o unsecured, e dovranno pagare una cedola compresa tra il 2,75% e il 7%.
La domanda può essere presentata dal legale rappresentante o dal suo delegato solo online a partire dalle ore 09:00 di oggi sulla piattaforma SiAge Sistema Agevolazioni.
Possono essere ammesse al Progetto Minibond le Imprese che, alla data di presentazione della domanda di partecipazione siano in possesso dei seguenti requisiti soggettivi:
- abbiano Sede legale e/o Sede operativa in Lombardia;
- siano iscritti al registro delle imprese;
- siano costituiti in forma di società di capitali;
- abbiano avuto, negli ultimi due bilanci approvati, ricavi delle vendite medi non inferiori a 5 milioni di euro;
- abbiano fatto registrare un MOL nell’ultimo bilancio approvato, superiore al 5% dei ricavi;
- abbiano un rapporto tra PFN e Patrimonio Netto (leverage) nell’ultimo bilancio approvato, non superiore a 2,5;
- possiedano un rapporto tra PFN e MOL, desunto dall’ultimo bilancio approvato non superiore a 5;
- abbiano un rapporto tra MOL e oneri finanziari desunto dall’ultimo bilancio approvato non inferiore a 3;
- siano attivi in uno dei settori di attività di cui alla classificazione ATECO 2007, ad esclusione dei settori L Attività immobiliari e K Attività finanziarie ed assicurative, fatte salve le esclusioni previste dal regime di aiuto adottato.