LLR Partners ha acquisito BluVector, che commercializza prodotti in grado di identificare e contrastare le minacce informatiche, da Northrop Grumman Corporation. I termini della transazione non sono sti resi noti. BluVector continuerà ad operare come entità separata guidata dal Ceo Kris Lovejoy, che a monte dell’operazione aveva guidato il business con Northrop Grumman. LLR Partners ha impegnato 50 milioni di dollari per supportare l’acquisizione e i futuri piani di sviluppo (qui il comunicato ufficiale). I prodotti di BluVector consentono di ridurre di molto i tempi di intervento che separano la messa in atto della minaccia dall’intervento volto a contrastarla. Kris Lovejoy, CEO of BluVector, haq stigmatizzato come adesso l’azienda sia in grado di spaziare in tutti I settori della sicurezza.
Stando a fonti vicine al deal, il private equity canadese Onex Corp è molto vicino all’acquisto di Ferrara Candy, valutando il più grande produttore di prodotti dolciari non legati al cioccolato circa 1,3 miliardi di dollari incluso il debito (si veda Reuters). Il deal rappresenta una scommessa da parte di Onex che si prende la gestione di un certo numero di marchi iconici come Fruit Stripe gum e Now & Later chews. Onex è risultato il vincitore dell’asta che il venditore, L Catterton, aveva lanciato. Anche se siamo ancora in una fase che non è caratterizzata dalla certezza della conclusione dell’operazione. Le origini dell’azienda rialgono al 1908 quando Salvatore Ferrara iniziò a vende pasticceria italiana con un prodotto di punta che erano le caramelle di mandorle zuccherate. Alla morte del figlio del fondatore, Nello Ferrara, nel 2012, l’azienda fu ceduta a L Catterton, sotto la cui gestione Ferrara fu fusa con un’altra delle aziende già in portafoglio, la Farley’s & Sathers Candy. Il fatturato di Ferrara nell’anno concluso il 31 marzo è stato di circa 880 milioni di dollari (fonte Moody’s Investor Service).
LDC esce dal suo investimento in Ministry of Cake, il più grande produttore di dolci del Regno Unito, cedendo il business al concorrente fancese Mademoiselle Desserts (qui il comunicato ufficiale). I termini dell’operazione non sono stati resi noti. Con sede a Taunton, Ministry of Cake produce oltre 3 milioni di pezzi la settimana tra fette di torta rifinite a mano, pudding e dessert ed è fornitore di molte tra le più importanti catene di ristoranti pub e coffee shop britannici. LDC aveva supportato il buyout del management da Greencore Group nel maggio del 2014 con una strategia di investimento chiaramente rivolta alla crescita del business in tutti i canali che vedevano l’azienda già impegnata. A seguito di questo fatto è stata completata l’acquisizione del centro di produzione di The Creative Foods a Torquay usando un investimento addizionale da parte di LDC. Grazie a questo fatto, dal settembre 2014 la capacità produttiva dell’azienda è aumentata del 30% oltre ad aver permesso di agire a fondo nei mercati del catering, e della produzione all’ingrosso. Il fatturato è aumentato del 50% da 20 a 30 milioni di sterline, mentre il numero dei dipendenti è cresciuto da 300 a 400. Grazie poi all’essersi aggiudicata contratti in Europa, Turchia, Medio Oriente e Russia, il peso dell’export è aumentato del 10%. Ministry of Cake continuerà ad agire come entità separate all’interno del perimetro di Mademoiselle Desserts group che produce torte e dessert per l’industria del food in Europa. A seguito della transazione Mademoiselle Desserts, controllata da Equistone Partners Europe deterrà la maggioranza mentre il management guidato dal Ceo Chris Ormrod rimarrà azionista. LDC e gli azionisti hanno avuto come adisor Deloitte (Martyn Gregory),Osborne Clarke (Alisdair Livingston). Momentum (Alastair Boorman) è stato advisor del management team mentre la Vendor Financial Due Diligence è stata condotta da KPMG (Kay Drury).