E’ stato lanciato ieri a borsa chiusa un nuovo collocamento con accelerated bookbuilding dell’11% del capitale di OVS, la catena di negozi di abbigliamento casual controllata dal gruppo Coin e sbarcata a Piazza Affari circa due anni fa.
Ovs ha archiviato ieri le contrattazioni in rialzo dello 0,95% a 6,375 euro per azione, quindi l’operazione, condotta da Goldman Sachs e Unicredit per conto del gruppo veneziano, che riguarda 25 milioni di azioni Ovs, a un prezzo scontato per esempio del 5% sul prezzo di chiusura di ieri, potrebbe valere attorno ai 150 milioni di euro. Nell’operazione, Rothschild e Latham & Watkins hanno agito rispettivamente come financial advisor e consulente legale di Coin.
Al termine del collocamento Coin scenderà dal 42,117% a circa il 31%. Il gruppo ha comunque sottolineato di riservarsi la più ampia flessibilità nella determinazione del numero finale delle azioni da collocare, a seconda delle condizioni di mercato e della domanda.
Ovs, tramite il gruppo Coin, fa capo in ultima analisi al fondo BC Partners, affiancato dal fondo pensione canadese Ontario Teachers Pension Plan, da Investindustrial e dal management, guidato dall’ad Stefano Beraldo.
Con Beraldo e i principali manager di Ovs, ieri Ovs ha anche sottoscritto un accordo di cessione di complessive 2.121.401 azioni pari allo 0,935% del capitale della società quotata a Piazza Affari. Ciascun manager si è impegnato ad acquistare le azioni di Ovs a un prezzo pari al prezzo di collocamento delle azioni nell’ambito del collocamento accelerato e, comunque, condizionatamente all’avvenuto regolamento dello stesso. A oggi i manager detengono complessivamente 150.255 azioni e al termine dell’operazione annunciata ieri verranno a detenere una partecipazione complessiva pari all’1% del capitale di Ovs.
Poco più di un anno fa, nell’aprile 2016, Coin aveva condotto un’analoga operazione sul 10% del capitale (22,7 milioni di azioni) al 5,68 euro per azione per un controvalore complessivo di 129 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
L’ipo di Ovs aveva riguardato il 47,88% del capitale a 4,1 euro per azione, per un totale di 445,6 milioni di euro raccolti con l’offerta pubblica di vendita e sottoscrizione. Così Coin era rimasta al 52,12% (si veda altro articolo di BeBeez).
Ovs ha chiuso a fine gennaio l’esercizio 2016-2017 con 1,362 miliardi di euro di ricavi netti (da 1,32 miliardi del 2015), un ebitda di 186,7 milioni (da 179,6 milioni) e un utile netto di 91,8 milioni (da 81,1 milioni) (si veda qui il comunicato stampa). La posizione finanziaria netta del gruppo è salita a 265,8 milioni (da 235 milioni), anche a seguito di un investimento di 13,8 milioni per acquisire il 35% di Sempione Retail ag, che detiene l’84,8% di Charles Vögele, società retail svizzera con un network di circa 600 negozi in diversi paesi europei.
Con Charles Vögele è stato siglato un accordo che prevede la conversione progressiva dei suoi negozi nei formati Ovs (e in misura minore Upim) con investimenti a carico della società svizzera. Il piano prevede la conversione di oltre 300 negozi in Svizzera, Austria, Ungheria e Slovenia, in negozi con insegna Ovs e Upim entro la fine del 2018. In Germania è in corso la cessione di una parte dei negozi.
Ovs beneficerà di royalties pari al 3% delle vendite nette realizzate nei negozi dalla data di conversione, e delle rilevanti sinergie rese possibili dall’incremento dei volumi di acquisto. L’operazione permetterà una significativa accelerazione all’espansione internazionale di Ovs e partire dal 16 dicembre 2019 Ovs potrà esercitare una call option per l’acquisto di un ulteriore 44,5% di Sempione Retail.