Financial News London ha riportato che JP Morgan Global Alternatives ha effettuato il closing a 480 milioni di dollari del suo fondo dedicato agli asset distressed nel mondo dello shipping, attraendo contributi da fondi pensione, fondi di dotazione e compagnie di assicurazione. Si veda marinelink. Il Global Maritime Investment Fund II, che ha sorpassato il target iniziale di 400 milioni9 di dollari è uno dei più grandi dedicati allo shipping. Il fondo cercherà di investire con una struttura di fondo chiuso, in navi moderne che siano operative in sub settori dello shipping che stiano attraversando momenti che li annoverino tra gli asset distressed e che quindi siano rilevabili a valori storicamente bassi. L’idea è di pescare affari in un’industria che JP definisce il cavallo da tiro dell’economia globale. I prezzi delle imbarcazioni più usate dal mercato sono scesi tra il 60 e l’80% nel periodo della crisi finanziaria del 2008/2009, e, sebbene da allora abbiano recuperato, tali prezzi languono ancora a livelli che sono fino al 25% più bassi del periodo ante crisi. Con più di 4,5 trilioni di dollari che saranno necessari nei prossimi 10 anni per rifinanziare il parco circolante questo è un mercato di larga scala che rappresenta una importante opportunità di investimento (questo il concetto espresso da Anton Pil, Managing Partner di J.P. Morgan Global Alternatives). JP Morgan ha comunque già impegnato 312 milioni di dollari del suo fondo su 14 imbarcazioni.
, il fondo di VC lanciato a Londra circa venti anni fa con più di 300 milioni di dollari in gestione e investimenti in aziende tecnologiche che spaziano dall’Europa a Israele e Stati Uniti, ha annunciato che la raccolta di fondi per il loro TIDE (Technology and Innovation for Developing Economies) Africa Fund ha raggiunto i 40 milioni di dollari. Si veda Techmoran. Si tratta del primo fondo di venture capital (TIDE Africa) di matrice internazionale dedicato esclusivamente all’innovazione geolocalizzato sull’area sub-sahariana (SSA). Il fondo si propone di fornire supporto finanziario agli imprenditori meritevoli di matrice africana che stiano sviluppando soluzioni ai più grandi problemi del continente. TIDE Africa farà investimenti nell’equity sia early che growth stage nel range compreso tra 0,5 e 10 milioni di dollari, concentrandosi sulle iniziative ad alto gradiente di crescita, su business scalabili, sul favorire la penetrazione della telefonia mobile (attualmente già sopra al 70% nel continente) ai fini di essere utile al mercato SSA nei settori dove c’è maggiore arretratezza quali i servizi finanziari, il commercio, l’energia, la salute e l’educazione che sono a oggi ottenibili solo dal 20 al 30 per cento della popolazione. Le due diligence sono in corso sui primi target. Maurizio Caio, Foundatore e Managing Partner di TLcom, con base a Nairobi, ha dichiarato: “Negli anni recenti il team di TLcom ha investito pesantemente nelle opportunità di VC africane. Abbiamo aperto uffici a Nairobi e Lagos, guardato a centinaia di imprenditori tech in Africa, ed investito e disinvestito con successo nelle aziende che facevano capo alla prima generazione di start up africane dedicate al mobile, quali Upstream (acquistata dal gruppo di private equity Actis) e Movirtu (acquistata da BlackBerry). Così, mentre l’ecosistema tecnologico africano sta ancora maturando, non ci sembra esistano ragioni per non pensare che gli investimenti in tecnologia africani debbano avere un upside differente dal resto del mondo. Il fondo ha così raggiunto a quaranta milioni di dollari il primo closing verso il target di 100 milioni di dollari. Tra gli investitori vanno ricordati African Development Bank (AfDB) oltre alla European Investment Bank (EIB) con 10 milioni di dollari ciascuna, cui si aggiungono oltre ad altri aficani, investitori corporate americani e europei, family offices quali FBN Capital, e Bob King con sede nella Silicon Valley fondatore dello Stanford SEED Institute. Altri investitori stanno lavorando sull’investimento nell’ottica di effettuare l’operazione in prossimità del closing finale che è previsto nel giugno 2018.