Zeis Excelsa, proprietaria di marchi di calzature prestigiosi quali Dirk Bikkembergs, Cult, Docksteps e Virtus, ha ottenuto nei giorni scorsi l’ammissione alla procedura di concordato con riserva dal Tribunale di Fermo, che ha concesso tempo sino al prossimo 6 agosto per il deposito della proposta di concordato preventivoo della domanda di omologa di un accordo di ristrutturazione dei debiti (si veda qui il decreto del tribunale).
L‘azienda è controllata dalla famiglia Pizzuti ed è una delle partecipate del portafoglio del Fondo Italiano d’Investimento ceduto in blocco nei mesi scorsi all’asset manager Usa Neuberger Berman e poi in parte al veicolo quotato a Piazza Affari NB Aurora (si veda altro articolo di BeBeez ).
La cessione ai fondi di Neuberger Berman si è conclusa a dicembre 2017. Nel frattempo, a partire dallo scorso dicembre, Neuberger Berman ha poi ceduto cinque partecipazioni (quelle in United Coatings, Geico Lender, Labomar, Brugola e Surgital) e quindi l’operazione di vendita di parte del portafoglio a NB Aurora ha riguardato soltanto 17 partecipazioni (si veda qui il comunicato stampa di NB Aurora).
Tornando a Zeis, la società che fa parte della community Elite di Borsa Italiana, si trova da tempo in difficoltà. Già il bilancio 2015 indicava un ebitda negativo di 5 milioni a fronte di un fatturato di 66 milioni e di un debito finanziario netto di 17,5 milioni (si veda
altro articolo di BeBeez). Non a caso il rendiconto di fine 2015 del FII indicava una svalutazione di 1,5 milioni di euro per la partecipazione del 19,99% acquisita nel 2012, per un valore di libro portato quindi a 800 mila euro, oltre a 9,4 milioni di euro del prestito obbligazionario convertibile Pik (originariamente di 8 milioni). Nel 2016 poi i ricavi erano scesi a 51 milioni, sempre con un ebita negativo per 4,9 milioni e con un debito finanziario netto di 13,6 milioni (si veda
qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Proprio per cercare di risollevare la situazione, Zeis Excelsa aveva intrapreso per tempo un percorso di ristrutturazione aziendale, nell’ambito del quale nel luglio 2015 aveva venduto il 51% del marchio Bikkembergs alla società cinese Canudilo (oggi Modern Avenue), quotata a Shenzen, per circa 41 milioni. Ma evidentemente la mossa non è bastata. A inizio dello scorso maggio sono circolate voci a proposito di trattative in corso tra Modern Avenue e Zeis Excelsa per la cessione della quota del 24,5% del marchio ancora di proprietà di Zeis Excelsa, mentre l’altro 24,5% resterebbe nelle mani dell’altro azionista, Sinv di Schio (Vicenza).