Il gruppo comasco produttore di seta di alta gamma Canepa è stato ammesso al concordato preventivo pieno con continuità aziendale dal Tribunale di Como (si veda qui il portale dei creditori e qui MF Fashion).
La società aveva presentato la domanda per accedere alla procedura di concordato in bianco nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez). Nel 2017 il fondo Dea Corporate Credit Recovery II (gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr) aveva acquistato dalle banche creditrici il 75% dei crediti a medio-lungo termine, insieme ai crediti di altre otto aziende (Snaidero, Calvi, Pieralisi, Grotto, Biokimica, Trend Group, Consorzio Latte Virgilio e Zucchi, si veda altro articolo di BeBeez). La domanda di concordato in bianco era arrivata dopo che a fine maggio 2018 Dea CCR II aveva annunciato che, a seguito della firma di un accordo di ristrutturazione dei debiti siglato con le banche, sarebbe andato al controllo di Canepa, acquisendo il 67% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez) e aveva promesso di investire nuova finanza per 19 milioni di euro nel piano industriale di rilancio.
Contestualmente alla domanda di concordato in bianco, il fondo aveva iniziato la ricerca di un nuovo partner industriale (si veda altro articolo di BeBeez). Alla fine il fondo ha venduto all’imprenditore Michele Canepa, figlio del fondatore (si veda altro articolo di BeBeez).
Dopo l’ammissione al concordato con continuità aziendale, Canepa procederà con l’attuazione del piano industriale di rilancio, che prevede l’applicazione di una strategia mirata a salvaguardare l’eredità produttiva e creativa dell’azienda e a definire il migliore assetto produttivo e gestionale. L’obiettivo è dare continuità ai rapporti con i clienti, garantendo un alto standard qualitativo e la sostenibilità di prodotti e servizi. “I nuovi provvedimenti sono pensati e destinati a delineare il futuro di tutto il gruppo Canepa. In quest’ottica ci siamo già confrontati con le organizzazioni sindacali per trovare delle soluzioni volte ad attenuare l’impatto del nuovo piano industriale sul fronte occupazionale e contenere il più possibile gli esuberi del personale in eccesso”, ha spiegato Michele Canepa.
Il gruppo Canepa ha sede a San Fermo della Battaglia (Como) ed è stata fondata nel 1966 dalla famiglia Canepa. L’azienda è nata come produttore di tessuti serici, attività in cui è diventata leader mondiale di fascia alta del mercato. A questa attività ha affiancato la produzione di un’ampia gamma di tessuti pregiati di altre fibre naturali, come il cachemire, la lana, il cotone, il lino, la canapa. Inoltre, produce tessuti per l’arredamento e possiede i marchi Fiorio, La Rana e Tino Cosma, che commercializzano direttamente cravatte, sciarpe e costumi da bagno. Gestisce anche licenze di distribuzione per marchi nazionali e internazionali.
Impiega circa 700 dipendenti, la maggior parte dei quali nei due insediamenti industriali di San Fermo della Battaglia (Como) e Melpignano (Lecce). Ha chiuso il 2017 con 90 milioni di euro di fatturato, dai 106 milioni del 2016, quando aveva registrato un ebitda attorno al 10% e un debito finanziario netto di circa 60 milioni, che era poi salito a circa 80 milioni l’anno dopo.