Hoist Finance ha cartolarizzato un portafoglio di Npl italiani unsecured da 225 milioni di euro, la cui tranche senior sarà sottoscritta da CarVal Investors, mentre Hoist sottoscriverà la tranche junior (si veda il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, la tranche senior rappresenterà il 95% del prezzo netto di acquisto dei crediti da parte dell’spv della cartolarizzazione, mentre il restante 5% sarà rappresentato dalle junior notes. La transazione dovrebbe essere chiusa in agosto e avrà un impatto positivo di 60 punti base sul ratio CET1 di Hoist Finance, che si tradurrà in una capacità di investimento aggiuntiva del gruppo scandinavo di almeno 100 milioni di euro.
Hoist Finance è una società svedese, quotata a Stoccolma, specializzata in investimenti e gestione di crediti performing e non-performing, cin portafoglio alle banche. Hoist Finance Italia è l’ex TRC spa, servicer romano fondato dallo stesso Reale e acquisito da Hoist Finance nel 2014, dopo una collaborazione dal 2011. La società ha sede a Roma e Lecce ed è guidata da Clemente Reale. In Italia, Hoist ha investito oltre 800 milioni di euro, acquistando portafogli dalle più importanti istituzioni bancarie e finanziarie; attualmente nel nostro paese gestisce Npl per circa 9 miliardi.
L’Italia è diventata il primo mercato per ricavi per il gruppo svedese e Hoist Finance punta ad acquisizioni e a una partnership bancaria in Italia. Lo aveva dichiarato lo stesso Reale nel giugno scorso, commentando i risultati trimestrali di Hoist (si veda altro articolo di BeBeez) e i dati della semestrale pubblicati nei giorni scorsi confermano ancora una volta questo trend, con 201 milioni di corone svedesi (18,8 milioni di euro) di utili lordi nel semestre prodotti dall’Italia su un totale di 456 milioni complessivi (42,6 milioni di euro).
Nel dicembre 2017 la società ha comprato da Banco Bpm il portafoglio Sun di Npl unsecured da 1,8 miliardi, in coinvestimento con J Invest (si veda altro articolo di BeBeez) e 24 milioni di euro di unlikely to pay, per la maggior parte secured, da CreVal (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2017, invece, Hoist Finance aveva comprato, sempre da Banco Bpm, un portafoglio di Npl unsecured da 641 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso marzo Hoist Italia ha sottoscritto con un’istituzione finanziaria italiana un accordo cosiddetto forward flow per 18 mesi su un portafoglio di Npl da 90 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
CarVal Investors è un gestore globale di investimenti alternativi fondato nel 1987 e specializzato in asset distressed. Da allora, ha investito 114 miliardi di dollari in 5.340 transazioni in 80 paesi. Oggi la società gestisce 10 miliardi di dollari in strategie di credito e immobiliari. CrVal ha coinvestito con Intrum nella cartolarizzazione da 10,8 miliardi di euro di Npl Intesa Sanpaolo chiusa lo scorso dicembre. Nel dettaglio, la cartolarizzazione prevedeva una tranche senior corrispondente al 60% del prezzo del portafoglio, che è sottoscritta da un gruppo di primarie banche, e una tranche junior e una tranche mezzanine, pari al restante 40% del prezzo del portafoglio, che sono state sottoscritte per il 51% da un veicolo partecipato da Intrum (41%) e da CarVal (10%) per il restante 49% da Intesa Sanpaolo (si veda altro articolo di BeBeezn e qui il comunicato stampa sul closing).
Ricordiamo che nel febbraio 2017 CarVal ha lanciato in Italia il fondo per mutui ipotecari Italian Loan Portfolio Fund insieme a Fondaco. Il fondo ha un target di raccolta di 400 milioni di euro, un obiettivo di rendimento netto del 10% e una durata di 6 anni (si veda altro articolo di BeBeez). Il fondo nel marzo 2018 ha annunciato il primo closing della raccolta a quota 140 milioni di euro distribuiti tra 13 gli investitori istituzionali italiani che hanno sottoscritto un impegno (si veda altro articolo di BeBeez).