L’attesa sembra essere finita. La collezione di Callisto Tanzi, il patron della Parmalat arriva all’asta dopo essere stata sottoposta a sequestro giudiziario. La raccolta, degna di un grande museo, comprende firme del calibro di Manet, Monet, Cézanne, Matisse, van Gogh, Balla, Boccioni solo per citarne alcuni. Si veda qui La Gazzetta di Parma. I 175 pezzi che compongono la raccolta messa all’asta sono pubblicati sul sito dell’Istituto di vendite giudiziarie (www.ivgparma.it) e resteranno disponibili per la consultazione via internet di quanti possano essere interessati fino a settembre e ottobre mentre saranno poi fisicamente esposte dal 6 settembre all’Ape Museo in via Farini a Parma realizzato da Fondazione Monteparma. Il novero delle opere ricomprende anche oggetti d’arredo e disegni. Grazie all’intervento della Casa d’Aste Pandolfini di Firenze la collezione è stata suddivisa in due macro sezioni. La prima, che comprende 55 opere tra tavole e disegni su carta, andrà all’asta a Milano presso il Centro Svizzero il prossimo 29 ottobre. La seconda invece sarà oggetto di un asta su internet e ricomprenderà altre 75 opere, la cui base d’asta è già stata fissata e indicata e rimarrà aperta due settimane con chiusura fissata per il 19 settembre prossimo. I nomi in gioco lasciano intuire che il ricavato sarà nell’ordine dei milioni di euro. Tra le opere val la pena di ricordare un olio di Gauguin («Giacinti e pere su un giornale» datato circa 1876, antecedente la fuga a Tahiti), due Mirò (una litografia e un pastello colorato e china «Ragazza, uccelli» del 1975) una «Natura morta» postcubista di Picasso, per non dimenticare Kandinsky con una paesaggio d’inizio Novecento degno di essere esposto in un museo.