Si riapre l’asta per Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione spa, la holding a cui fanno capo note catene di ristoranti etnici come Old Wild West e Temakinho (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo era infatti stato messo sul mercato da BC Partners lo scorso anno, ma poi l’asta aveva subito uno stop quando si paventava che entrasse in vigore la legge sulle chiusure domenicali degli shopping center. Ora, scampato il pericolo, il dossier è tornato caldo. Lo scrive oggi MF Milano Finanza.
Le ultime notizie di mercato relative all’asta lo scorso anno riferivano di sei offerte non vincolanti arrivate sul tavolo degli advisor Rothschild e JP Morgan per Cigierre, con alcune delle offerte che superavano la valutazione di 700 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli offerenti si diceva ci fossero Carlyle, Permira, Onex e Cinven, mentre Apax Partners, inizialmente dato come interessato, si era poi fatto da parte.
Cigierre, con sede a Tavagnacco (Udine), è controllata all’85% da BC Partners dal novembre 2015 con il resto del capitale che fa capo al fondatore e amministratore delegato Marco Di Giusto e ad altri investitori privati. Allora l’acquisizione era stata condotta sulla base di una valutazione di circa 310 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Cigierre ha chiuso il 2018 con ricavi per 306,6 milioni e un ebitda di 45,57 milioni, ma anche con una perdita di 15,65 milioni legata a maggiori costi (313,7 milioni rispetto ai 215 milioni dell’anno precedente) e ammortamenti, il tutto a fronte di un indebitamento bancario salito da 186,5 a 256,9 milioni. Il gruppo è leader in Italia nella ristorazione etnica (conta oltre 300 punti vendita) con le catene Old Wild West, American Graffiti (rilevata nel 2017 per 35 milioni, si veda altro articolo di BeBeez), Pizzikotto (si veda qui il comunicato stampa), Weiner Haus e Temakinho (20 milioni per il 60%, si veda altro articolo di BeBeez).