Giunto alla XVIII edizione il Premio “Biella Letteratura e industria” racconta un territorio dove la cultura della produzione non ha dimenticato quella letteraria ed è una tradizione radicata nel tempo.
Paolo Piana, Presidente del Premio Biella Letteratura e Industria e dell’azienda Sinterama (nata nel 1968 a Biella, oggi leader europea nella produzione di fili e filati di poliestere colorati) ha spiegato gli obiettivi culturali e sociali del Premio, “un unicum in Italia, per raccontare i rapporti tra la letteratura e l’industria, sulla scia del Menabò di Vittorini e Calvino. I libri raccontano storie di riscatto e di marchi d’eccellenza, il lavoro come ascensore sociale, il coraggio dell’ingegno, il declino della working class e la fabbrica come unico punto di riferimento esistenziale.”
Qual è il significato di questo Premio? “Portare alla ribalta libri interessanti – ci ha risposto – che per il loro argomento non desterebbero particolare appeal. E’ un modo per rivalutare il mondo del lavoro dove oltre problemi e successo ci sono belle storie di vita, valori culturali che si sono un po’ dimenticati. I libri puntano in particolare ai giovani anche se poi i lettori sono in genere più avanti con gli anni, però è già un modo per riportare le nuove generazioni all’attenzione sociale”.
Il vincitore del Premio Biella e del Premio Confindustria Piemonte saranno proclamati il 16 novembre prossimo.
Al Circolo della Stampa di Torino, lo scorso mercoledì 23 ottobre, si è tenuto l’Incontro con i finalisti Rossana Balduzzi Gastini, Giorgio Falco, Maurizio Gazzarri, Alberto Prunetti ed Eugenio Raspi. L’appuntamento rientra nelle iniziative di collaborazione tra il Premio Biella e Confindustria Piemonte che nel 2017 ha istituito il Premio Confindustria Piemonte, da assegnare “all’autore dell’opera, tra i cinque finalisti del premio Biella Letteratura e Industria, che “meglio ha indagato i rapporti tra cultura e sviluppo industriale e ha fornito diverse chiavi di lettura del mondo industriale contemporaneo”.
“Due anni fa – ha dichiarato Fabio Ravanelli, Presidente di Confindustria Piemonte – ho deciso di promuovere assieme a tutti i presidenti delle associazioni imprenditoriali piemontesi, il Premio Confindustria Piemonte perché sono consapevole del ruolo della cultura nella crescita individuale di ognuno di noi e quindi di ogni imprenditore. È stato un onore e un grande piacere leggere i cinque testi finalisti di questa edizione, tutti meritevoli di un riconoscimento perché esprimono il risultato di un’attenta osservazione della realtà, la ricerca di un’identità che appare complicata ma al tempo stesso affascinante. Ognuna di queste opere mette in risalto le problematiche del mondo del lavoro offrendo prospettive diverse e ci congratuliamo con tutti i finalisti, in particolare con il vincitore che premieremo il 16 novembre a Biella”.
Rossana Balduzzi Gastini, con Giuseppe Borsalino. L’uomo che conquistò il mondo con un cappello (Sperling & Kupfer), porta il lettore a compiere un viaggio intenso e coinvolgente nella vita di un uomo straordinario, eppure non abbastanza celebrato. Giorgio Falco, con Ipotesi di una sconfitta (Einaudi) racconta, a partire dalla storia del padre, l’epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, e il graduale disfacimento di questi anni attraverso le proprie esperienze professionali, le più diverse, come un lento apprendistato per diventare scrittore.
Maurizio Gazzarri, con I ragazzi che scalarono il futuro (Edizioni ETS) descrive una storia unica di innovazione tecnologica, scientifica e culturale, e anche di amicizia. La costruzione dei primi computer progettati e realizzati in Italia, a Pisa nel 1954, grazie anche alla voglia di futuro di un’intera generazione.
Alberto Prunetti, con 108 metri. The new working class hero (Laterza) si addentra nel mondo dei “cervelli in fuga” descrivendo una realtà d’Oltremanica per nulla cool, Lavori precari, risse, calcio, birra, sopravvivenza pura. Un’epica stracciona scritta dai piani bassi della vita.
Eugenio Raspi, con Inox (Baldini + Castoldi) dà voce alla fabbrica, l’”Acciaieria”, rendendola protagonista assoluta di questo romanzo, causa ed effetto insieme delle sorti di un’intera comunità, nessuno escluso.
All’autore dell’opera vincitrice del Premio Confindustria Piemonte sarà assegnato un premio di 2mila euro. La consegna del riconoscimento si terrà il 16 novembre 2019, presso l’Auditorium di Città Studi di Biella, quando verrà proclamato il vincitore del Premio Biella Letteratura e Industria XVIII edizione, a cui verrà consegnato un premio di 5mila euro. In quell’occasione saranno consegnati anche il premio Giuria dei Lettori, il Premio Concorso per le Scuole “Cuore, testa, mani”, e il premio Lions Bugella Civitas per la migliore recensione. L’iniziativa rientra nella Settimana della Cultura di Impresa, manifestazione nazionale promossa da Confindustria. Il “Premio Biella Letteratura e Industria” è promosso e finanziato da Città Studi Biella, uno dei poli di cultura industriale più importanti d’Italia, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella in partnership con l’Unione Industriale Biellese ed è realizzato in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale Biellese, l’Associazione l’Uomo e l’Arte, l’ATL di Biella, Confindustria Piemonte, il Biella Jazz Club, Teatrando, l’Accademia Perosi e la Società Dante Alighieri. Dal 2016 il Premio ha come partner i Rotary Club del Biellese. Quest’anno è iniziata la collaborazione con il Lions Bugella Civitas di Biella per un concorso sulla miglior recensione di uno dei cinque volumi finalisti. Il Premio è sponsorizzato dalla società Lauretana, acque minerali, dalla società di servizi Yukon, dalla società di comunicazione multimediale OrangePix, dal lanificio Vitale Barberis Canonico e dal Banco Popolare. Città Studi Biella è uno dei poli di cultura industriale più importanti d’Italia ed è sede Universitaria; comprende anche un’Agenzia per la Formazione Professionale, Centro Congressi, una Biblioteca Specialistica, e un’area di Servizi, Ricerca e di Consulenza alle Imprese e organizza e finanzia il Premio Biella Letteratura e Industria, aggregando istituzioni, associazioni culturali di categoria e sponsor, con l’obiettivo di promuovere, divulgare e fare conoscere la cultura industriale.
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a cura di Ilaria Guidantoni