Previndai, il fondo pensione di Confindustria e Federmanager, ha cambiato le politiche di investimento scegliendo di destinare una quota dei comparti finanziari a fondi di private equity, direct lending e infrastrutture, per un totale di 200 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Lo ha annunciato ieri a Roma il presidente del fondo, Giuseppe Noviello, nell’ambito di un evento che ha visto il contributo del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, del presidente di Federmanager, Stefano Cuzzilla e del sottosegretario al ministero dell’Economia e delle Finanze, Pierpaolo Baretta.
Previndai conta circa 80 mila dirigenti iscritti, con 870 milioni annui di entrate contributive e un patrimonio complessivo che a fine 2018 superava 11,5 miliardi di euro, investiti in due comparti assicurativi (9,5 miliardi) e in due comparti finanziari (2 miliardi). Nel dettaglio, Previndai ha destinato una quota pari al 10% dei portafogli finanziari ad asset alternativi illiquidi, con un orizzonte temporale di investimento fino a 15 anni, destinati a private equity (44 milioni), direct lending (59 milioni) e infrastrutture (107 milioni). Fino al 50% del piano sarà destinato al mercato domestico. Previndai ha individuato sei player di mercato a cui affidare gli investimenti in economia reale mobiliare chiusi.