Il gruppo bancario di Hong Kong SC Lowy continua puntare sull’Italia. “Quest’anno contiamo di investire 200 milioni di euro in finanziamenti alle aziende tramite la nostra controllata Solution Bank (ex Credito di Romagna), mentre abbiamo lanciato la raccolta di un fondo dedicato agli investimenti in crediti ad aziende italiane in distressed o special situation, con un target di 200 milioni”, ha detto a BeBeezMichel Lowy, l’ex investment banker belga che, insieme a Soo Cheon Lee, suo collega per 15 anni in Deutsche Bank e Cargill, ha fondato il gruppo.
Come aveva già detto in un’intervista a BeBeez la scorsa estate Michel Lowy (si veda altro articolo di BeBeez), la banca romagnola di cui SC Lowy nell’aprile 2018 ha appunto comprato il controllo (si veda altro articolo di BeBeez), mentre continua a fare la banca commerciale sul territorio al servizio delle imprese e delle famiglie, in parallelo sta ampliando l’attività al mercato dei prestiti sindacati e asset illiquidi, con particolare attenzione ai crediti sub-performing. A quest’ultimo proposito, i fondi globali di SC Lowy hanno già investito parecchio in Italia e a maggior ragione lo farà il nuovo fondo dedicato, il cui obiettivo saranno gli Utp single-name o comunque piccoli portafogli Utp composti da poche grandi posizioni.
Alessandro Esposito, a capo delle attività italiane di SC Lowy ha tenuto infatti a sottolineare che la raccolta del fondo procede bene, grazie al fatto che “gli investimenti passati su cui abbiamo avuto un’exit hanno generato Irr superiori al 50%“. Non a caso, ha aggiunto, “abbiamo tre top tier investitori istituzionali che insiema SC Lowy ci dovrebbero permettere di raggiungere i primi 100 milioni. Poi partiremo con un’attività di marketing più serrata per arrivare ai 200 milioni del target. Anche i manager investiranno nel fondo e per questo sono motivati a focalizzarsi sui rendimenti più che a una dimensione di raccolta elevata che per definizione dà luogo a performance fee. Il nostro obiettivo è avere circa 15 posizioni che verranno originate e gestite direttamente dal team, senza l’ausilio di advisor”.
In particolare, ha aggiunto ancora Esposito, “siamo specializzati in single name, situazioni complesse a volte con collateral difficili da valutare e abbiamo un’importante esperienza in real estate, shipping, corporate, liquidazioni. Non ci interessano portafogli, perché non vogliamo prendere una visione macro, bensi prendiamo rischi solo su situazioni che conosciamo bene e dove abbiamo un vantaggio particolare. Quasi sempre le nostre transazioni sono frutto di accordi con gli altri stakeholder, in particolare i creditori”.
Quanto alle dimensioni degli investimenti, ha detto ancora il manager, “prendiamo posizioni di dimensioni comprese tra i 10 e i 30 milioni, dove riusciamo a ottenere Irr molto buoni e questo perché, da un lato, spesso i fondi locali non sono specializzati in certi settori, come accade per esempio per lo shipping, che è un business internazionale; e dall’altro perché per i fondi internazionali le dimensioni di cui parliamo sono troppo piccole oppure non possono competere perché non sono sul territorio e non hanno il nostro livello di informazioni e capacità analitiche”.
Tra le operazioni passate, “siamo gli unici operatori ad aver acquistato crediti di Trevi Finanziaria, dove siamo i terzi creditori”, ha ricordato ancora Esposito. La Corte d’Appello di Bologna ha accolto alla fine dello scorso gennaio il ricorso di Trevifin contro il rigetto dell’accordo di ristrutturazione da parte del Tribunale di Forlì (si veda qui il comunicato stampa). Il Tribunale infatti aveva negato l’omologa del piano concordatario di Trevifin raggiunto con i creditori ai sensi dell’art. 182-bis della Legge Fallimentare si dice per una causa ostativa formale (si veda altro articolo di BeBeez). Ora, quindi, il gruppo di ingegneria del sottosuolo quotato a Piazza Affari potrà perfezionare tutte le operazioni previste dall’accordo di ristrutturazione nel più breve tempo possibile, ivi inclusa la vendita della divisione Oil&Gas al gruppo indiano MEIL e l’esecuzione dell’aumento di capitale da 130 milioni di euro, di cui 77,5 milioni saranno sottoscritti dagli azionisti FSI Investimenti e Polaris Capital Management LLC. Quanto ai numeri del gruppo, Trevifin ha chiuso i nove mesi a fine settembre con ricavi consolidati per 448,5 milioni di euro, un ebitda di 25,6 milioni di euro e una posizione finanziaria netta a 740,3 milioni di euro che a fine dicembre era scesa a 733 milioni (si veda qui il comunicato stampa). La PFN include il bond da 50 milioni di euro emesso nel 2014 e originariamente in scadenza nel 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), ma la cui è scadenza è stata poi spostata al 31 dicembre 2024 con gli interessi che erano stati ridotti dal 5,25% al 2% (si veda altro articolo di BeBeez).
SC Lowy in Italia ha chiuso oltre 50 operazioni, ma solo poche sono state rese pubbliche. L’ultima annunciata risale al gennaio 2019 e riguarda il risanamento del debito da 20 milioni di euro di Acaya, società controllata da Aligros della famiglia Montinari e proprietaria del complesso immobiliare turistico-alberghiero Acaya Golf Resort & spa in Salento.SC Lowy, dopo aveva acquisito da Mps, Mps Capital Services e Bnl Bnp Paribas il credito nei confronti di Acaya, ha siglato con l’azienda un accordo per supportarne il piano di rilancio che prevede la cessione del resort a terzi, in modo da consentire ad Acaya di ripianare interamente il suo debito e al contempo intraprendere nuove operazioni di sviluppo immobiliare nell’ottica della continuità aziendale (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondato nel 2009, il gruppo SC Lowy oggi impiega 250 persone, ha un miliardo di dollari di asset in gestione e un altro miliardo di dollari è l’attivo delle due banche locali controllate, cioé appunto Solution Bank e la coreana Choeun Savings Bank. SC Lowy fa capo per l’80% al management team, dopo che lo scorso anno sono entrati nel capitale con un 20% un gruppo di investitori guidato da Investec, Universal Partners e Fine Partners, ai quali si sono affiancati alcuni family office e alcuni dei maggiori investitori europei del settore real estate.
{p class='settore'}MULTISETTORIALE{/p}
{p class='codice'}331{/p}
{p class='fatturato'}N.D.{/p}
{p class='areageografica'}Emilia - Romagna{/p}
{p class='tipologia'}Acquisizioni{/p}
{p class='cap'}small{/p}
{p class='specificheazienda'}Consolidata azienda operante nel settore della grafica digitale e della comunicazione visiva, con particolare professionalità nei campi dell’automotive e della stampa su grandi formati, vuole proseguire la sua strategia di crescita per linee esterne, ricercando società virtuose ed interessate ad un aumento del volume d’affari ed alla condivisione del percorso innovativo del gruppo.{/p}
{p class='target'}Le società target devono avere un volume d’affari tra 1M€ e 3M€, sviluppato per l’ottenimento di una buona marginalità. I settori di appartenenza sono da ricercare nei settori della stampa digitale, anche per grandi formati, e dell’allestimento, per il mondo fiere e il settore retail/horeca. Viene riposto interesse anche per società del mondo General Contractor, per organizzazioni in grado di fornire il servizio “chiavi in mano”.{/p}
{p class='settore'}NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI{/p}
{p class='codice'}196{/p}
{p class='fatturato'}€ 10.000.000 - 15.000.000{/p}
{p class='areageografica'}Italia{/p}
{p class='tipologia'}Acquisizioni{/p}
{p class='cap'}mid{/p}
{p class='specificheazienda'}IMPORTANTE SOCIETA' MULTINAZIONALE, la cui attività si concentra su tecnologie all'avanguardia quali soluzioni 3D, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, IoT Industriale e CAD. La MISSION della società è aiutare le aziende e le organizzazioni ad innovare e creare valore attraverso le nuove frontiere digitali ed informatiche.{/p}
{p class='target'}Si ricerca una azienda focalizzata su attività di consulenza "corporate" di tipo industriale o design industriale (ambito software), System Integrators in generale (ERP, CAD in primis). Dimensione ottimale fatturato 3/7 milioni. Ebitda positivo. Localizzazione preferibile: Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Lazio. Operazione proposta: acquisizione totalità quote/azienda o maggioranza societaria.{/p}
{p class='settore'}ELETTROTECNICA AUTOMAZIONE{/p}
{p class='codice'}215{/p}
{p class='fatturato'}€ 5.000.000 - 10.000.000{/p}
{p class='areageografica'}Nord Italia{/p}
{p class='tipologia'}Acquisizioni{/p}
{p class='cap'}mid{/p}
{p class='specificheazienda'}Azienda nota a livello nazionale nel proprio settore che si occupa di automazione industriale, produzione schede elettroniche, quadri elettrici, cablaggi, cavi, sensori, regolatori e sistemi elettronici di vario tipo, con ampio know how nelle fasi di progettazione iniziale ed assemblaggi finali. I prodotti realizzati trovano applicazione in numerosi e differenti settori sia in campo industriale che civile.{/p}
{p class='target'}La società ricerca aziende terze operanti nel medesimo settore o complementari e affini, con le quali effettuare una potenziale acquisizione o fusione, in ottica di crescita, sinergie e sviluppo congiunto del nuovo Gruppo industriale.{/p}
{p class='settore'}ALTRO{/p}
{p class='codice'}329{/p}
{p class='fatturato'}€ 300.000 - 500.000 {/p}
{p class='areageografica'}Nord Italia{/p}
{p class='tipologia'}Cessioni{/p}
{p class='cap'}small{/p}
{p class='specificheazienda'}Scaleup innovativa di alta cosmetica naturale, il cui brand si caratterizza in chiave Made in Italy: sta sviluppando l’e-comerce attraverso una community di oltre 20.000 utenti che esprime un significativo tasso di riacquisto. L’asset distintivo del brand ruota attorno ad alcuni pilastri: • efficacia provata da uno studio condotto dall’Università La Sapienza, in collaborazione con dermatologi a livello internazionale • percentuale di fidelizzazione e riacquisto che superano il 70% sul canale online • know-how su vendite online consolidato (€1 di marketing spending genera €3 di vendite) • copyright del concept di cosmeceutica, grazie all’azione degli oli essenziali che rilassano corpo e mente • prodotti genderless, inclusivi e multifunzionali: permettono di ottenere una skincare breve, pratica e senza sprechi • concept che abbraccia la sostenibilità: packaging eco-friendly, antispreco e anticontaminazione; ogni prodotto eccede il 98% di naturalità • immagine fortemente premium e struttura, in grado di sostenere contenuti digitali premium.{/p}
{p class='target'}I soci di maggioranza, consapevoli che l’autofinanziamento è diventato un vincolo alla crescita, sono orientati alla cessione della società, parziale o totale, a un investitore industriale in grado di mettere a fattor comune i propri asset. E’ assicurata da parte loro piena disponibilità a un passaggio di consegne ottimale. L’investimento sarà mirato all’inserimento del brand in diversi paesi, come Cina, Emirati Arabi, India e Stati Uniti, dove sono già attive collaborazioni con alcuni distributori.{/p}
{p class='settore'}ALIMENTARE{/p}
{p class='codice'}214{/p}
{p class='fatturato'}€ 500.000 - 1.000.000{/p}
{p class='areageografica'}Emilia - Romagna{/p}
{p class='tipologia'}Cessioni{/p}
{p class='cap'}small{/p}
{p class='specificheazienda'}Azienda operante nella produzione e confezionamento di caffè in grani, capsule, cialde e bustine monodose di caffè, sia in conto lavoro sia con caffè selezionato direttamente in conto proprio.{/p}
{p class='target'}Si ricerca preferenzialmente un partner commerciale (possibilmente esportatore) o industriale, intenzionato ad integrare le proprie linee di prodotto con il caffè, in modo da incrementare la massa critica e ottimizzare i processi organizzativi aziendali, migliorando le rese produttive e in ultimo la crescita della società. Gradite aziende del settore alimentare. Disponibilità alla cessione di quote e al mantenimento della piena operatività da parte del team e del management.{/p}
{p class='settore'}INFORMATICA{/p}
{p class='codice'}257{/p}
{p class='fatturato'}€ 300.000 - 500.000 {/p}
{p class='areageografica'}Emilia - Romagna{/p}
{p class='tipologia'}Cessioni{/p}
{p class='cap'}small{/p}
{p class='specificheazienda'}attraverso un’attività di ricerca e sviluppo durata quasi un decennio e sfociata in otto brevetti, la società ha sviluppato una tecnologia di comunicazione caratterizzata da trasmissione audio/video/dati, funzionamento anche in condizioni di connessione limitata e sicurezza totale delle informazioni. I settori della difesa e della pubblica sicurezza hanno manifestato interesse da subito per i prodotti della società e costituiscono ad oggi il principale mercato di sbocco. In parallelo è cresciuto anche l’utilizzo industriale per soddisfare le esigenze di business continuity e di assistenza/manutenzione in remoto.{/p}
{p class='target'}La società ha necessità di sostenere l’espansione internazionale e gli investimenti finalizzati allo sviluppo dell’utenza industriale e militare. E’ pertanto alla ricerca di un investitore, industriale o finanziario, in grado di finanziare un aumento di capitale di almeno €1.000.000, pari a una quota del 20%.{/p}