KKR, Cinven e Providence Equity Partners compreranno per 2,96 miliardi di euro l’operatore spagnolo quotato MasMovil nel più grande buyout europeo da quando è iniziata la crisi del coronavirus (si veda qui altassets). L’opa è a 22,50 euro per azione. MasMovil fornisce servizi di telefonia fissa, mobile e Internet a clienti, imprese e operatori residenziali attraverso i suoi marchi Yoigo, MÁSMÓVIL, Pepephone, Llamaya e Lebara. La rete fissa del Gruppo MasMovil raggiunge 18 milioni di famiglie con ADSL e quasi 23,4 milioni con fibra ottica, mentre la sua rete mobile 4G copre il 98,5% della popolazione spagnola.
Warburg Pincus interviene conn 250 milioni di sterline per salvare la prevista fusione da 1,8 miliardi di sterline tra i due gruppi di asset management Tilney (controllato dal private equity Permira) e Smith&Williamson (si veda qui Sky). Annunciata originariamente lo scorso settembre, la fusione creerà un gruppo da 45 miliardi di attivi inn gestione, che ne farà il quarto gestore patrimoniale più grande del Regno Unito. La transazione è tecnicamente strutturata come un’acquisizione di S&W da parte di Tilney e da Permira. Il deal si sarebbe dovuto chiudere in primavera, ma ha avuto problemi con la Financial Conduct Authority, l’autorità britannica di vigilanza sui mercati, che si è opposta alla struttura di capitale proposta per il gruppo, chiedendo che la nuova realtà fosse patrimonializzata con almeno altri 200 milioni, in modo da ridurre il debito finanziario netto sotto le 3 volte l’ebitda. A fornire i capitali freschi sarà quindi Warburg Pincus, che diventerà il secondo maggiore azionista di Tilney Smith&Williamson, dietro Permira.
Glennmont Partners, ha ceduto l’ultimo asset del suo primo fondo Clean Energy Fund I, che nel 2009 aveva raccolto437 milioni di euro, quando ancora era una costola di Bnp Paribas. Il fondo ha infatti venduto l’impianto di produzione di energia rinnovabile di Sleaford a Greencoat Capital. Sleaford REP è un impianto di cogenerazione rinnovabile operativo da 39 MW, che utilizza una miscela di paglia e truciolo sostenibile per generare energia e calore. L’accordo fa seguito alla vendita di una quota di minoranza in un progetto eolico finlandese da 211 MW del Clean Energy Fund III da 850 milioni di Glennmont ad aprile, e alla vendita di un portafoglio fotovoltaico portoghese da 30 MW dal Clean Energy Fund II da 500 milioni di Glennmont a marzo. Peter Dickson, partner di Glennmont Partners, ha dichiarato: “Questo accordo dimostra la capacità di Glennmont di fornire rendimenti stabili e prevedibili sugli investimenti in infrastrutture per l’energia pulita. “Il completo disinvestimento dal Fondo I sottolinea il nostro approccio di successo che opera su diversi mercati e tecnologie. “La miscela unica di competenze del nostro team nelle operazioni e nella gestione patrimoniale garantirà che continueremo a identificare e garantire ulteriore valore dagli asset.