L’e-commerce del vino Winelivery ha chiuso un round da 2,5 milioni di euro. L’operazione ha visto anche la partecipazione di Intesa Sanpaolo, che ha sottoscritto un finanziamento convertibile per supportare l’azienda nell’accelerazione del suo percorso di sviluppo. Il round è stato sottoscritto nel febbraio scorso, ma la notizia è stata data soltanto nei giorni scorsi (si veda qui il comunicato stampa).
Il round era stato anticipato da un round bridge da 1,5 milioni di euro lanciato nel luglio 2019, che poteva essere sottoscritto appunto anche con convertible note, in vista di una quotazione della società nei due anni successivi (si veda altro articolo di BeBeez). A quel bridge round hanno partecipato vari investitori, tra i quali i soci preesistenti e la piattaforma di innovazione B2B Gellify, che attraverso la controllata GDI (Gellify Digital Investment) ha acquisito una quota di minoranza dell’e-commerce del vino nel gennaio scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
La startup è stata fondata da Francesco Magro e Andrea Antinori nel 2016. Winelivery ha chiuso con successo anche tre campagne di equity crowdfunding, tutte tramite CrowdFundMe: la prima è stata da 150 mila euro del maggio 2017, la seconda da 400 mila euro del gennaio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e la terza da oltre 1,2 milioni di euro nel gennaio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’ultima campagna la startup era stata valutata pre-money 7,2 milioni, quindi ben più del doppio che nella seconda campagna quando era stata valutata 3,2 milioni di euro, mentre per la prima campagna la valutazione era stata di 1,2 milioni.
“Intesa Sanpaolo è una delle più importanti realtà del sistema bancario europeo, il fatto che abbia deciso di supportare finanziariamente lo sviluppo di Winelivery è per noi un grande riconoscimento di valore del progetto oltre che una grande opportunità di crescita. La grande sfida per noi sarà rafforzare la nostra posizione di leader della consegna in 30 minuti in Italia e al contempo continuare ad innovare, come abbiamo fatto con il servizio in 30 minuti ai privati, anche il mercato dell’HoReCa”, ha affermato il ceo Francesco Magro.
Winelivery opera sia sul mercato B2B che B2C. La startup nel 2019 ha portato il proprio fatturato a 1,45 milioni di euro (+272% rispetto al 2018) con un’importante crescita in termini di espansione geografica e quindi di numero di bottiglie consegnate (+100 mila) e di app scaricate (+350%). Nel periodo di lockdown la domanda ha raggiunto i suoi massimi storici stabilizzandosi nella fase 3 a un livello di fatturato superiore del 300% alla fase pre-Covid e portando l’azienda a raggiungere nei primi 5 mesi dell’anno gli obiettivi di sviluppo previsti per la fine del 2020. L’app, che conta più di 400mila download e che ha chiuso il 2019 con 10 sedi attive sul territorio italiano, ha ulteriormente potenziato la sua diffusione geografica in questi primi 6 mesi del 2020, fino ad aprire oltre 30 negozi in tutto il Paese.