La cordata composta da Bain Capital e Golden Gate Capital è in pole position nell’asta per BMC Software con un’offerta di oltre 6,5 miliardi di dollari, per 45-50 dollari per azione. Lo rivela Reuters, che precisa che i due fondi di private equity hanno presentato la loro offerta vincolante per il colosso del software quotato a Wall Street lo scorso 22 aprile e che la cifra supera quella messa sul piatto dal consorzio rivale composto da KKR, TPG Capital e Thoma Bravo LLC. Al momento Bain e Golden Gate non hanno in corso una trattativa esclusiva e il consorzio rivale potrebbe aumentare a sua volta l’offerta.
Cerberus Capital Management ha chiuso la raccolta per il suo quinto fondo globale dedicato agli asset in distress a quota 2,61 miliardi di dollari. Si tratta di una cifra più bassa del target già rivisto al ribasso, ma raccolta alla fine di un biennio nel quale il colosso del Pe specializzato in ristrutturazioni ha raccolto 11 miliardi di dollari per vari altri suoi fondi, con focus su prodotti strutturati, sofferenze bancarie, titoli derivanti da cartolarizzazioni di mutui e debito corporate in distress. Lo riferisce Reuters, precisando anche che Cerberus aveva iniziato il fundraising nel 2011 con un target di 3,75 miliardi, che era stato poi rivisto a 3-3,5 miliardi. Il quarto fondo nel 2006 aveva invece raccolto 7,5 miliardi e alla fine dello scorso giugno aveva reso agli investitori 1,33 quanto investito con un Irr del 7,3%.
Cerberus Institutional Partners V (CIP V) è il primo fondo di Cerberus a chiudere la raccolta dopo che il private equity ha annunciato lo scorso dicembre che avrebbe ceduto Freedom Group, il produttore del fucile Bushmaster che era stato utilizzato nella strage alla Sandy Hook Elementary School a Newtown, in Connecticut.
Sun Capital Partners si prepara a fondere cinque gruppi che ha in portafoglio, tutti specializzati nel packaging in plastica, in un’operazione che darà vita al sesto gruppo al mondo del settore. Lo rivela Reuters, che aggiunge che il nuovo gruppo, che avrà sede in Lussemburgo, sarà battezzato Exopack Holdings sarl e nascerà dalla fusione di Exopack, Kobusch, Britton, Paragon e Paccor.
Il nuovo gruppo nel 2012 ha avuto un fatturato pro-forma di circa 2,5 miliardi di dollari e un ebitda di 255 milioni. L’operazione permetterà risparmi di costi per 65 milioni all’anno grazie a sinergie nelle attività di back office, di produzione e di acquisto delle materie prime, con la conseguenza che l’ebitda arriverà a essere di 319 milioni. Si tratterà di un gruppo con attività in Europa e Medio Oriente, dotato di 63 impianti produttivi e 8.650 dipendenti. Sun Capital ha acquisito Exopack nel 2005 e ha poi investito nelle altre quattro società negli ultimi tre anni. L’operazione di fusione è anche nell’ottica di un futuro più facile e redditizio disinvestimento per il private equity.